XIII SETTIMANA DELLA CULTURA, DAL 9 AL 17 APRILE 2011
La cultura è di tutti: partecipa anche tu
Le iniziative della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
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XIII Settimana della Cultura, dal 9 al 17 aprile 2011
Durante la "Settimana della Cultura" l'ingresso ai luoghi d'arte statali situati nella Regione Emilia-Romagna è gratuito (DDR n. 21 del 23/02/2010)

XIII Week of Culture   April 9-17, 2011
During the “Week of Culture” entrance to public museums, monuments and archaeological sites will be free

Da oltre trent'anni il Ministero per i Beni e le Attività Culturali dedica una settimana alla promozione del patrimonio culturale, con l’organizzazione di eventi e l’apertura gratuita di tutti i luoghi statali. La manifestazione, che quest’anno si svolgerà dal 9 al 17 aprile 2011, è alla sua XIII edizione con il nuovo ciclo denominato “Settimana della Cultura”.
Nell'ambito di questa manifestazione nazionale la nostra Soprintendenza sta organizzando una serie di iniziative, anche in collaborazione con numerosi musei civici e istituzioni culturali private. Vi ricordiamo che in occasione della Settimana della Cultura l'ingresso a musei, gallerie e zone archeologiche dello Stato è gratuito come gratuite sono tutte le iniziative che vi elenchiamo.


 

Provincia di Piacenza

PIACENZA
Museo Archeologico

venerdì 15 aprile, ore 17.30
ABITAVANO FUORI PORTA. GENTE DI PIACENZA ROMANA
Inaugurazione mostra

La mostra presenta al pubblico i corredi di cinque delle tredici tombe rinvenute nel 2007 in Via Venturini durante lo scavo di garage interrati. Una sessantina di oggetti, sottoposti ad un accurato restauro, offrono un interessante panorama di oggetti d’uso quotidiano tra l’inizio del I secolo d.C. e i primi anni del seguente: suppellettili da mensa, lucerne, anfore, vetri, manufatti in osso e ferro. Sono le offerte che i parenti gettarono sulla pira insieme alla salma o che lasciarono nella sepoltura al defunto per le necessità della vita ultramonda.
Venerdì 15 aprile alle ore 17,30 si terrà la presentazione dell’iniziativa nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese e a seguire l’inaugurazione dell’esposizione nel Museo Archeologico.

La mostra è realizzata dal Comune di Piacenza, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, e  grazie al contributo del Lions Club Piacenza Il Farnese e della Fondazione Piacenza e Vigevano

Musei e altri luoghi della cultura cittadini

da sabato 9 a domenica 17 aprile
XIII SETTIMANA DELLA CULTURA
clicca qui per scaricare il PDF con tutti gli appuntamenti


PIANELLO VAL TIDONE (PC)
Museo Archeologico della Val Tidone
Rocca Dal Verme, sede del Municipio di Pianello

domenica 10 aprile, ore 15
I VIGNETI NELL'ANTICHITÀ: UNA PROSPETTIVA EGIZIANA
Conferenza di Nicola Reggiani

La conferenza del Dott. Nicola Reggiani, Dottore di Ricerca del Dipartimento di Storia dell’Università di Parma, è incentrata sul tema della coltivazione della vite e della produzione del vino alla luce dei dati contenuti nei papiri greci d’Egitto

In collaborazione con Comune di Pianello Val Tidone e Associazione Culturale Pandora
Per info 0523.994111


TRAVO (PC)
Parco Archeologico del villaggio Neolitico di Travo

sabato 16 aprile, dalle ore 15
LE MASCHERE AFRICANE DELL'HOMO SAPIENS
Laboratorio di intrattenimento per bambini

Laboratorio di intrattenimento per bambini Le maschere africane dell'homo Sapiens. Laboratorio creativo con materiale di recupero, dalle ore 15. Nei giorni di sabato e domenica il parco e il museo sono aperti con visita guidata (orari 10-13 15-18). http://www.archeotravo.it/

A cura di Associazione Culturale La Minerva ONLUS


LUGAGNANO VAL D'ARDA
Antiquarium e zona archeologica di Veleia
località Rustigazzo

da sabato 9 a domenica 17 aprile
Aperta tutti i giorni dalle 9.00 ad un'ora prima del tramonto


Scavi della città romana di Veleia. Una suggestiva veduta del foro

Provincia di Parma

PARMA
Museo Archeologico Nazionale
Palazzo della Pilotta, Piazza della Pilotta

domenica 10 aprile, dalle 10 alle 13

Visite guidate alle sale dedicate alla Preistoria

Le operatrici Carla Cogliati e Paola Mazzieri, dell'Associazione Artificio Comunicazione e Arte, accompagnano i visitatori lungo le sale che accolgono i reperti dal paleolitico all’età del bronzo, di cui alcuni provenienti da scavi molto recenti effettuati a Parma e nel Parmense, con un allestimento arricchito e rinnovato

giovedì 14 aprile, alle ore 17

Eleonora d'Aquitania, Regina di Francia e d'Inghilterra

conferenza del Prof. COMELLI (in collaborazione con Arkheoparma)

domenica 17 aprile, alle ore 11

Veleia e le sue statue: 250 anni dopo

L'operatrice Luciana Saviane, dell'Associazione Artificio Comunicazione e Arte, guida il pubblico alla scoperta delle statue scoperte 250 anni fa, durante gli scavi nell’area della basilica di Veleia. I visitatori potranno non solo ammirarle ma anche ascoltare la storia della loro scoperta

Info 0521.233718 (Roberta Conversi roberta.conversi@beniculturali.it )


TERENZO
Pieve di Bardone

sabato 9 aprile, ore 10.30
domenica 17 aprile, ore 10.30

Visita guidata agli scavi archeologici nella Pieve di Bardone
sabato 9 a cura di Patrizia Raggio
domenica 17 a cura di Manuela Catarsi

La Pieve di Bardone, lungo la via Francigena, è una delle più famose del territorio parmense soprattutto in virtù del suo ricco apparato scultoreo medievale. Gli scavi archeologi realizzati alcuni anni fa in occasione del recupero strutturale della Pieve hanno portato a importanti ritrovamenti che hanno consentito di anticiparne la datazione agli inizi del VI secolo, facendone così uno dei più antichi luoghi di culto del territorio montano

Ingresso € 1,00 - visita guidata gratuita
In collaborazione con Curia Vescovile di Parma e Comune di Terenzo
Info 0521.233718 (Museo Archeologico Nazionale di Parma, Dott. Manuela Catarsi e Patrizia Raggio)


PARMA
Museo Diocesiano
Piazza Duomo

domenica 10 aprile, ore 10

Visita guidata al Museo Diocesiano di Parma
a cura di Manuela Catarsi

Gli scavi archeologici realizzati durante i lavori di ristrutturazione del Vescovado e delle sue dirette pertinenze, in occasione del Grande Giubileo del 2000, hanno portato in luce un tratto delle mura tardoantiche della città, consentendo di chiarire come la prima Mater Ecclesia cittadina fosse sorta nel V secolo all’interno del circuito murario (più o meno nella stessa posizione dell’attuale) e non in piazzale S. Lorenzo, come voleva la tradizione. Il Museo, nato dalla collaborazione tra Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e Curia Vescovile di Parma, illustra, attraverso i ritrovamenti fatti nell’area di piazza Duomo, l’evoluzione della città da pagana a cristiana

Ingresso € 2,00 - visita guidata gratuita
In collaborazione con Curia Vescovile di Parma e Fabbriceria della Cattedrale
Info 0521.233718 (Museo Archeologico Nazionale di Parma, Dott. Manuela Catarsi)


VALMOZZOLA
Sala Civica di Mormorola di Valmozzola

sabato 16 aprile, ore 10.30

Sei Oratori per Calcaiola
presentazione del volume a cura di Manuela Catarsi

Il volume "Sei Oratori per Calcaiola" fa il punto sui risultati delle ricerche archeologiche eseguite nel corso del recupero strutturale dell'oratorio, indagini che ne hanno confermato l'alta antichità e rivelato la posizione strategica all'interno della rete viaria territoriale.
Presenziano alla presentazione gli autori e rappresentanti degli enti locali. L'ingresso è gratuito

In collaborazione con Amministrazione Comunale di Valmozzola e Curia Vescovile di Piacenza


L’Oratorio di Calcaiola di Valmozzola


Provincia di Modena

MODENA
Foro Boario, anello esterno del parco Novi Sad

venerdì 8 aprile, dalle 14 alle 18
sabato 9 e domenica 10 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18

Al lavoro con gli archeologi al Novi Park. Indagine fra le discariche della città romana
clicca qui per scaricare il PDF dell'iniziativa

In occasione della XIII Settimana della Cultura e della tradizionale rassegna Musei da gustare organizzata dalla Provincia di Modena il Museo Civico Archeologico propone un’iniziativa che si inserisce nel solco della valorizzazione di quella straordinaria porzione di città romana emersa durante gli scavi per il parcheggio interrato NoviPark. Già prima della conclusione dello scavo archeologico, diretto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, i Modenesi hanno potuto conoscere i primi risultati delle ricerche nella mostra attualmente in corso nel Lapidario Romano del Palazzo dei Musei (Novi Park: Archeologia di uno spazio urbano, fino al 17 maggio). Una mostra ancora “sporca di terra”, come è stata efficacemente definita, progettata con l’obiettivo di informare i cittadini “in tempo reale” di quanto emerso dal sottosuolo della città.
Non è passato neppure un mese da quando il cantiere è stato chiuso ed ecco una nuova proposta da parte del Museo Archeologico, che, anche questa volta in modo ancor più diretto punta al coinvolgimento dei cittadini, che sono invitati a dare il proprio contributo partecipando all’indagine archeologica di un grande immondezzaio urbano. Si tratta in sostanza di aiutare gli archeologi a esaminare il contenuto della terra proveniente da una buca utilizzata dai romani come discarica. Non si tratta di un’indagine stratigrafica, perché il terreno è già stato rimosso dal contesto originario, tuttavia l’indagine deve essere condotta con estrema attenzione nell’individuare la presenza di possibili reperti. Come è noto, infatti, fra queste raccolte “indifferenziate” è possibile trovare di tutto, da reperti ancora integri a i più minuti frammenti. Il lavoro è aperto a tutti i cittadini che desiderino “dare una mano” agli archeologi e, allo stesso tempo, sperimentare le tecniche usate nel recupero e interpretazione dei reperti. Le attività che coinvolgeranno il pubblico si svolgeranno sotto l’occhio vigile del personale del Museo Archeologico e di un nutrito gruppo di studenti del liceo classico L.A.Muratori che hanno aderito con entusiasmo alla proposta. Appassionati, curiosi, ragazzi, famiglie potranno così indagare un terreno che può riservare molte sorprese, setacciarlo a secco e ad acqua per individuare i reperti di piccole dimensioni e successivamente interpretare insieme agli archeologi il risultato della ricerca.
Con questa iniziativa il Museo intende promuovere un approccio responsabile e condiviso di un patrimonio culturale che a Modena diventa sempre più consistente e che proprio nelle giornate dedicate ai Beni Culturali merita di essere partecipato da tutta la città.
L’attività si svolgerà in uno spazio appositamente attrezzato lungo l’anello esterno del Novi Park, all’altezza dell’ingresso della sala mostre del Foro Boario, a pochi passi dal Palazzo dei Musei dove nella mostra sugli scavi Novi Park, è esposta una prima selezione di reperti provenienti non solo dall’area della strada romana, della necropoli e dagli edifici che caratterizzavano questa zona suburbana di Mutina, ma anche da alcuni immondezzai già indagati dagli archeologi.
L’ingresso è libero. La durata dell’attività è di circa un’ora.

in collaborazione con Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e Modena Parcheggi

Info  museo.archeologico@comune.modena.it
www.comune.modena.it/museoarcheologico
Tel. 059 2033100


CASTELVETRO DI MODENA
Sala Consiliare
Piazza Roma

sabato 9 aprile, ore 17.30

Il sepolcreto etrusco della Galassina di Castelvetro
presentazione del volume di Chiara Pizzirani

La Galassina di Castelvetro è un piccolo sepolcreto etrusco che ha restituito 37 tombe databili tra la fine del Villanoviano e il V secolo a.C., pubblicato da Celestino Cavedoni e Arsenio Crespellani in seguito agli scavi effettuati nel 1841 e nel 1879-1880. I ricchi corredi di alcune sepolture, esposti nel Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, sono fra le testimonianze più pregevoli di età etrusca nel territorio modenese.
Il volume di Chiara Pizzirani, edito da Ante Quem per la Collana di Studi del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, offre ora un’analisi completa del contesto funerario, a partire dall’esame della documentazione di scavo manoscritta e dei materiali, molti dei quali finora inediti, fino alla contestualizzazione topografica e territoriale della necropoli e del centro etrusco a cui va riferita, individuato al di sotto dell’attuale centro storico di Castelvetro.
Dopo i saluti del Sindaco Giorgio Montanari, presenta il volume Giuseppe Sassatelli, Professore Ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica. Intervengono Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, Ilaria Pulini, Direttrice del Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, e Donato Labate, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna

promosso da Comune di Castelvetro, Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Archeologia, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e Comune di Modena - Museo Civico Archeologico Etnologico

per info sul volume Ante Quem soc. coop.
via San Petronio Vecchio 6, 40125 Bologna - tel. e fax 051 4211109 - www.antequem.it


PIEVEPELAGO
Chiesa della Conversione di San Paolo Apostolo
Via della Chiesa, frazione di Roccapelago

domenica 17 aprile, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 (ogni 20 minuti)

La «Rocca a Pelago» a tu per tu con la storia. Visite guidate al cantiere di restauro
a cura di Barbara Vernia, Mirko Traversari e Vania Milani

Seguendo il filo conduttore del tema che caratterizza la VII edizione di “Musei da gustare” (dove per gusto si intende il piacere di scoprire o ri-scoprire luoghi privilegiati per stare insieme) la chiesa di Roccapelago, da sempre luogo d’eccellenza e di coesione fra sinergie quali storia, arte, cultura e paesaggio, offre un’esperienza d’incontro singolare aprendo al pubblico il proprio cantiere di restauro, tramite una visita guidata delle attività di scavo in corso.
Ogni ospite sarà protagonista di un dialogo che vede interfacciare due realtà epocali distinte: quella medioevale della rocca-castello e quella tardo rinascimentale della rocca-chiesa, che sui resti dell’antico castello si insediò dopo la resa della famiglia feudataria dei da Montegarullo che vi regnò dal 1370 al 1400 circa. Questo stesso luogo fu scelto per l’edificazione della chiesa tardo-cinquecentesca, raggiungibile dall’unica e ripida strada selciata, essendo tutti gli altri lati del monte a strapiombo, e così la nuova fabbrica religiosa ha ereditato non solo i ruderi della struttura castellana, ma anche tutte le peculiarità morfologiche del sito da difesa: in una posizione dominante rispetto al sottostante borgo antico e rispetto a gran parte della valle dello Scoltenna. La posizione di spicco della preesistente rocca offre oggi, come allora, al “visitatore” un panorama coronato dalle cime del Cimone, del Libro Aperto, del passo delle Tre Potenze, del Rondinaio, dell’Alpe di San Pellegrino, del Sasso Tignoso e, per questo, Roccapelago è per prima meta di suggestioni.
Nei mesi scorsi la piccola chiesa di Roccapelago è stata oggetto di una serie di scavi archeologici effettuati nell'ambito di un più ampio lavoro di restauro e consolidamento dell'intera struttura. L'ultima parte di questi scavi è servita a collegare un ambiente voltato rinvenuto all'interno della chiesa con l'attigua sala dedicata alla mostra permanente "Sulle orme di Obizzo da Montegarullo", secondo un progetto già approvato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna. A lavori finiti, gli ambienti sotterranei della chiesa saranno quindi visitabili passando dalla mostra, con un unico percorso; già ora i locali della mostra e l'ingresso della chiesa sono di fatto corpi di fabbrica collegati fra loro.
L'appuntamento per partecipare alle visite guidate è all'ingresso della chiesa. Roccapelago è un minuscolo borgo disposto attorno a una piazzetta; da qui parte la ripida salita (esclusivamente pedonale, lunga circa 100 m) che conduce alla rocca nella quale si trova anche la chiesa.  Occorre dunque lasciare l'auto nel parcheggio attiguo alla piazzetta e salire a piedi. Sulla piazzetta, i volontari dell'Associzione ProRocca daranno indicazioni ai visitatori per salire alla chiesa

in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e Associzione ProRocca

per info 0536.71890 -0536.71278 - enzorach@tiscali.it


La Rocca di Roccapelago all'interno della quale è stata ricavata la Chiesa della Conversione di San Paolo Apostolo
 

Provincia di Bologna

BOLOGNA
Scavi archeologici in Sala Borsa, Piazza del Nettuno n. 3
Pinacoteca Nazionale, Via Belle Arti n. 56

Scavi in sala Borsa: da sabato 9 a sabato 16 aprile (esclusa domenica 10 e lunedì 11), dalle ore 10 alle 17
Pinacoteca Nazionale:
da sabato 9 a sabato 16 aprile (esclusa domenica 10), dalle ore 9 alle 17

"Benvenuti al Museo"
Il valore dell'accoglienza, l’importanza della divulgazione, il significato dell’esperienza sul campo : gli studenti degli Istituti Rosa Luxemburg, Laura Bassi e Aldrovandi Rubbiani di Bologna accompagnano il pubblico alla scoperta della Pinacoteca Nazionale e degli scavi archeologici in Sala Borsa

iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le attività culturali, Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale

Quattro studenti per turno, alla mattina dalle 9 (10 in Sala Borsa) alle 13 e al pomeriggio dalle 13 alle 17, due in Sala Borsa e due in Pinacoteca, accolgono i visitatori con materiale informativo per accompagnarli in un percorso inedito e sincero, dedicato al pubblico italiano e straniero.  Protagonisti una sessantina di allievi delle classi 4^ e 5^  degli Istituti Rosa Luxemburg, Laura Bassi e Aldrovandi Rubbiani di Bologna, capitanati dalle rispettive Professoresse Emanuela Alessandrini, Sandra Villa e Elisabetta Marcheselli.
Il progetto è coordinato da Paola Desantis, per la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, e Anna Stanzani, per la Soprintendenza per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico per le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini.
L’iniziativa in Sala Borsa non sarebbe stata possibile senza la fattiva collaborazione dell'Istituzione Biblioteche Sala Borsa, Comune di Bologna

clicca qui per scaricare il depliant che sarà distribuito in Sala Borsa
(informazioni sugli scavi e su alcune iniziative della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna durante la XIII Settimana della Cultura)
clicca qui per scaricare il depliant che sarà distribuito in Pinacoteca
(informazioni sul percorso proposto dagli studenti in Pinacoteca)


BOLOGNA
Museo Civico Archeologico, Sala del Risorgimento
Via dell'Archiginnasio n. 2

sabato 9 aprile, ore 16

Liguri anzi Etruschi: l’idea dell’identità per le popolazioni indigene dell’Etruria padana

Conferenza di Filippo Maria Gambari
Soprintendente ai Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna

Impostiamo correttamente la nostra nozione dei gruppi etnici dell’Italia antica all’alba della storia? Dobbiamo fidarci, con un’impostazione storiografica solo delle fonti greche e romane, quasi sempre tese a razionalizzare, secondo i loro modelli culturali, fenomeni ed eventi di molto precedenti? L’archeologia produce evidenza affidabile a questo riguardo, se integrata dalla linguistica e dall’antropologia? Sono davvero rivoluzionari i dati provenienti dalla statistica genetica?
Il Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna Filippo Maria Gambari proverà, come caso emblematico, a tratteggiare gli indizi e i riscontri archeologici dell’etruschizzazione dei gruppi celto-liguri cispadani, partendo dal presupposto che la percezione dell’appartenenza ad un’etnia è innanzi tutto un fatto culturale. Si cercherà dunque di individuare quei processi di acculturazione, ben evidenti anche nella protostoria, che possono arrivare anche in società pre-urbane a complessi risultati di assimilazione etnica e linguistica, con l’obiettivo di cogliere l’origine di modelli fondamentali per la romanizzazione e, in prospettiva lontana, per la creazione dell’idea occidentale di nazionalità.
Preceduta dai saluti di Giuliano Barigazzi, Assessore alla Cultura Provincia di Bologna, la conferenza di Gambari inaugura la quarta edizione delle ArcheoloGITE Bolognesi, itinerari archeologici tra Bologna e provincia dedicate quest'anno al tema "i viaggi delle idee nel mondo".
Il percorso scelto per il 2011 focalizza l’attenzione sugli oggetti “stranieri” presenti nei musei del territorio, reperti che diventano segnali espliciti non solo dei viaggi delle cose nell'antichità ma anche delle persone e delle idee. Quelle testimonianze di terre lontane raccontano storie di rapporti fra popoli, di passaggi di abilità e conoscenze, di usi e attitudini acquisite e trasmesse. Il percorso della mente si avventura quest’anno nelle interazioni culturali dell’antichità, guidato dalle suggestione di oggetti che sono in massima parte simboli di lusso e prestigio, agognati e posseduti, magari solo per essere esibiti nella sepoltura o come dono votivo nei luoghi di culto.

in collaborazione con Provincia di Bologna e Museo Civico Archeologico di Bologna

Info 051.6598767


MARZABOTTO
Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria"
Via Porrettana Sud n. 13

domenica 10 aprile, ore 10 e ore 15,30
domenica 17 aprile, ore 10 e ore 15,30
Visite guidate al museo e all’area archeologica della città etrusca di Marzabotto
in entrambe le giornate il museo è aperto con orario continuato dalle 9 alle 18.30

Quattro visite guidate per conoscere il museo e i resti strutturali dell’antica città di Marzabotto, un sito archeologico unico nel panorama dei centri abitati etruschi. A differenza di altre città etrusche -come ad esempio l’antica Felsina- qui l’abbandono del sito ha garantito la conservazione dell’impianto urbano nel suo disegno originale, cosa che ci consente ancora oggi di percorrere le antiche strade lungo le quali si snodano case di abitazione, aree artigianali ed edifici sacri. A margine della città sono inoltre presenti due necropoli e un’acropoli. Le visite guidate sono realizzate in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia dell'Università degli Studi di Bologna. Le visite di domenica 10 sono a cura di Stefano Santocchini Gerg (Università degli Studi di Bologna) mentre quelle di domenica 17 sono condotte dall'archeologa Silvana Sani di questa Soprintendenza.
Il museo è di norma aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30; domenica 10 e 17 sarà invece aperto con orario continuato dalle 9 alle 18.30

in collaborazione con Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna
Info 051.932353

Una suggestiva veduta della necropoli est della città etrusca di Marzabotto-Kainua
Una suggestiva veduta della necropoli est della città etrusca di Marzabotto-Kainua


SAN GIOVANNI IN PERSICETO
Museo Archeologico Ambientale
Corso Italia n. 163 (presso Porta Garibaldi)

domenica 10 aprile, ore 17

“Novità in tavola”. Nuove specie vegetali in età romana e nel Rinascimento e loro impiego nell’alimentazione

Percorso guidato con degustazione

Viaggio alla scoperta degli usi alimentari, delle preparazioni e delle ricette che riguardavano specie vegetali autoctone ed “esotiche” nell’antica Roma e nel Rinascimento, evidenziando l’innovazione ed il particolare impiego gastronomico che prodotti oggi comuni sulle nostre tavole portarono in questi due periodi storici. Il percorso, sviluppato all’interno delle sale del Museo, prevede una degustazione di alcune portate realizzate secondo le ricette e con i prodotti trattati durante la visita.
L'iniziativa fa parte della quarta edizione delle ArcheoloGITE Bolognesi, itinerari archeologici tra Bologna e provincia dedicate quest'anno al tema "Se viaggiano le idee".
Ingresso gratuito

In collaborazione con Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e Provincia di Bologna

Prenotazione obbligatoria al numero 051 6871757, massimo per 20 persone.


OZZANO DELL'EMILIA
Mostra Museo della città romana di Claterna
Piazza Allende 18 (Palazzo della Cultura)

domenica 17 aprile, ore 16
Archeologia a Claterna. Fra Risorgimento e Resistenza: costruire le radici di un popolo

visita guidata

Un aspetto poco noto, ma fondamentale per comprendere il complesso processo che ha portato alla costruzione di un’identità culturale nazionale è proprio quello che ha legato la ricerca archeologica alla realizzazione della nazione.
Anche l’archeologia, insieme alla letteratura, ha contribuito all’educazione dei nuovi Italiani: a partire dai primissimi anni post unitari si manifesta uno straordinario interesse non solo verso la disciplina, ma soprattutto verso gli scavi che vengono sostenuti e finanziati sia dallo stato sia dai comuni. Obiettivo di questi investimenti, oltre alla conoscenza, era quello di riscoprire il passato comune della neo nata Italia e di fornire alla popolazione quelle radici di cui vi era bisogno per “fare gli italiani”. Elemento fondamentale di questo processo era la realizzazione di Musei Civici per portare alla conoscenza del maggior numero di persone i risultati delle ricerche archeologiche; si pensi ad esempio alla formazione del Museo Civico Archeologico di Bologna.
Anche Claterna offre una significativa esemplificazione del programma di unificazione degli Italiani: i suoi primi scavi cominciarono proprio in quel periodo per volere di Edoardo Brizio, uno tra i principali archeologi italiani della seconda metà dell’Ottocento. Le indagini proseguiranno poi durante l’epoca fascista, grazie al primo Soprintendente, Salvatore Aurigemma, e nel dopoguerra.
L'iniziativa rientra nel ciclo di visite guidate “Scoprire Claterna. Piccole e grandi storie di una città romana” che si svolgono alla Mostra-museo della città romana di Claterna fino al 21 maggio 2011.

Istituzione Anna Frank del Comune di Ozzano dell’Emilia e l’Associazione culturale Civitas Claterna,
in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
Info  338.2746059 - www.civitasclaterna.org 


Provincia di Ferrara

FERRARA
Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre n. 122

sabato 9 e sabato 16 aprile
Apertura prolungata dalle 9 alle 19 con visite guidate alle ore 16 e 17.30

Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è uno dei più importanti al mondo per la quantità e qualità delle ceramiche attiche a figure rosse che espone. Le visite guidate a cura del Gruppo Archeologico Ferrarese saranno incentrate sui seguenti itinerari: Sabato 9 aprile, ore 16, giardino e labirinto - ore 17.30, museo - Sabato 16 aprile, ore 16, museo - ore 17.30, Mitoanimazione
Situato nel cinquecentesco palazzo attribuito a Ludovico il Moro, ma in realtà di proprietà del suo segretario Antonio Costabili, l'edificio è opera di Biagio Rossetti (1495-1504). Nel 1920 il palazzo fu acquisito dallo Stato che quindici anni dopo vi inaugurò il Museo Archeologico Nazionale. 
Il museo conserva ed espone le testimonianze archeologiche ritrovate nella provincia di Ferrara, prime tra tutte quelle provenienti dagli scavi del fiorente porto commerciale etrusco di Spina che, tra il VI e il III sec. a.C., rappresentò uno dei centri focali della regione. Le visite guidate, condotte dai volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese,  illustrano al pubblico  i corredi ritrovati nelle oltre 4mila tombe della necropoli della città (necropoli di valle Trebba e di Valle Pega), reperti talora veramente impressionanti per bellezza e ricchezza che accompagnavano il defunto nel viaggio verso l’oltretomba. Il percorso è integrato dalla visita all'Aula Costabiliana, o “Sala del Tesoro”, magistralmente affrescata da Benvenuto Tisi detto il Garofalo, tra il 1503 e il 1506, al nuovo spazio espositivo dedicato alle due imbarcazioni monossili, presumibilmente di età tardo romana (III-IV secolo d.C.), rinvenute nel 1940 in Valle Isola, nel territorio ferrarese, alla Sala degli Ori, straordinaria collezione di gioielli d’oro, argento, ambra e pasta vitrea di manifattura greca ed etrusca di V e IV sec. a.C. rinvenuti nelle tombe di Spina esposta in un raffinato allestimento realizzato con la collaborazione di Bulgari, e al restaurato giardino neorinascimentale, unico esempio compiuto, entro le mura di Ferrara, di giardino formale storico sopravvissuto a Ferrara
Nelle altre giornate il Museo è aperto dalle 9 alle 14 (chiuso il lunedì)

in collaborazione con Gruppo Archeologico Ferrarese
Info 0532.66299


FERRARA
Museo Archeologico Nazionale, Sala delle Carte Geografiche
Via XX Settembre n. 122

martedì 12 aprile, ore 16.30
L’immagine della moda a Spina. L'abbigliamento reale e simbolico della donna in Etruria padana
conferenza di Paola Desantis

nell'ambito del ciclo di conferenze "Bellezza e lusso" che si tiene al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara dal 25 marzo al 24 maggio 2011

Provincia di Ravenna

RUSSI
Villa Romana
Via Fiumazzo

domenica 10 e domenica 17 aprile
Visite guidate gratuite dalle 15 alle 17

Duemila anni fa Ravenna sorgeva in riva al mare. Quando Augusto vi stanziò la flotta militare che doveva controllare la parte orientale del Mediterraneo, ricavò nelle lagune a sud-ovest della città un porto. Forse fu proprio la vendita delle eccedenze agricole (vino, grano, frutta) ai militari romani stanziati a Ravenna ad arricchire il proprietario della villa urbano-rustica di Russi. Di sicuro risale al periodo tra il I e il II sec. d.C. la completa ristrutturazione del complesso, che venne ampliato secondo un progetto architettonico unitario e abbellito con affreschi e pavimenti a mosaico.
Le visite guidate conducono il pubblico alla scoperta di questo imponente complesso rustico che mostra la tipica struttura della villa di campagna, suddivisa tra area padronale e parte produttiva, con cucina e magazzini, cui si aggiunge un impianto termale.
La Villa Romana di Russi è aperta al pubblico tutti i giorni nei seguenti orari: da lunedì al sabato 9-19, domenica 14-19

a cura di Associazione Pro Loco di Russi e Comune di Russi, in collaborazione con Gruppo Ravennate Archeologico
Info 0544.581357 (Villa Romana)


I suggestivi pavimenti musivi della villa di Russi


RAVENNA
Zona archeologica in Podere Chiavichetta, località Classe
Via Marabina n. 8

da sabato 9 a domenica 17 aprile
apertura da Lunedì a Sabato dalle 9 alle 19, Domenica dalle 9 alle 14

Il porto di Classe fu un abitato multietnico, dove vivevano e lavoravano persone provenienti dai quattro lati dell’impero, dalla Spagna alla Siria, dall’Egitto alla Germania. Una comunità cosmopolita dove, oltre al latino, si parlava il greco e numerosi dialetti, dove convivevano usanze, religioni e modi di vivere diversi.
Attualmente la zona archeologica è oggetto di un ampio progetto di risistemazione che ne rende impraticabile la fruizione. È però visitabile l'edificio didattico che ospita una parte del materiale, spesso di notevole pregio, rinvenuto negli scavi dei magazzini, di un impianto produttivo e di una canalizzazione di cui sono a vista i resti.
Le alterne fortune del porto di Ravenna dipesero sempre da scelte imperiali. Prima quella di Augusto che nel I sec. d.C. stanzia qui la sua flotta militare. Poi quella di Onorio che nel V sec. fissa a Ravenna la capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Infine la corte di Bisanzio che dal VI all’VIII secolo ne fa la capitale dell’Esarcato. Nel settore maggiormente indagato sono state individuate le fondazioni dei magazzini di stoccaggio e deposito, che si affacciavano su di una strada basolata in trachiti; la via segue l'andamento del canale e reca i solchi lasciati dalle ruote dei carri

Info 0544.67705

Provincia di Forlì-Cesena

FORLIMPOPOLI
Museo Civico Archeologico "T. Aldini"
Rocca Albornoziana, Sala del Consiglio, Piazza Fratti

venerdì 8 aprile, ore 17.30
I bronzi di Forlimpopoli, un ripostiglio di 3000 anni fa

inaugurazione nuovo allestimento

Il ripostiglio di Forlimpopoli. Gruppo di asce e spade al momento della scopertaAnteprima di lusso della XIII Settimana della Cultura a Forlimpopoli.
Sarà il Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari, ad inaugurare la nuova sala che espone integralmente il ripostiglio dell'età del Bronzo finale (XI-X sec. a.C.) rinvenuto nel 2003 alla periferia di Forlimpopoli.
Il ripostiglio è costituito da oltre 200 pezzi tra asce, fibule, impugnature di spada, frammenti di cinturone e di vasi in lamina metallica. Al momento del rinvenimento gli oggetti (tutti in bronzo) erano distribuiti in due distinti nuclei distanti circa 50 cm l’uno dall’altro, elemento che fa supporre che gli oggetti fossero raccolti e deposti in contenitori in materiale deperibile, ad esempio in pelle, non conservati. La composizione del ripostiglio è molto eterogenea: si riconoscono numerose armi, alcuni strumenti ed utensili, vasellame, oggetti da toeletta e oggetti di ornamento.
La maggior parte dei bronzi è in condizioni frammentarie ma non mancano esemplari integri. È stato inoltre possibile riconoscere in diversi casi un danneggiamento intenzionale, come attesta il ripiegamento di spade, di fibule, di coltelli, di lamine, o la deposizione di reperti con tracce di uso.

in collaborazione con  Comune di Forlimpopoli
Info 0543.749234   (Ufficio Cultura del Comune di Forlimpopoli)


Museo Archeologico Nazionale di Sarsina - Mausoleo di Rufus (fine I a.C. - inizi I sec. d. C.)SARSINA
Museo Archeologico Sarsinate
Via Cesio Sabino n. 39

domenica 10 (ore 10), sabato 16 (ore 10) e domenica 17 aprile (ore 10 e 16)
Dulcis in fundo: visite guidate con degustazione finale della famosa "pagnotta" di Sarsina

clicca qui per scaricare il depliant in PDF

Le quattro visite guidate conducono il pubblico alla scoperta del Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti musei dell'Italia Settentrionale, che raccoglie i materiali provenienti dagli scavi condotti in area urbana e nella necropoli romana di Pian di Bezzo. Alla fine del percorso espositivo al pianterreno, proprio di fronte all'imponente Mausoleo di Rufus, il pubblico potrà degustare un assaggio della famosa "pagnotta" di Sarsina, gentilmente offerta dai forni cittadini Rossi e Bacciocchi.
La visita del museo consente una lettura completa della storia di Sarsina dalla sua fondazione fino al III sec. d.C.  Al piano terra sono esposti numerosi monumenti sepolcrali fra i quali spicca, per imponenza e completezza, il mausoleo ad edicola cuspidale di Rufo, risalente alla fine dei I sec.a.C. Da segnalare anche il mosaico policromo noto come “Il Trionfo di Dioniso” e gruppi scultorei raffiguranti divinità orientali, tra cui la statua del giovinetto Attis. Al secondo piano -oltre agli oggetti riferibili alla fase più antica della città- trova spazio l’aspetto più privato della vita quotidiana in età romana. Sono visibili i corredi funerari delle sepolture rinvenute nella principale necropoli della città, la ricostruzione di un triclinium (sala da pranzo) con il pavimento originale a mosaico, suppellettili di bronzo, vetro e ceramica.
Le visite guidate gratuite sono condotte da Piergiorgio Pellicioni, Stefania Perini e Tamara Bosi.
In concomitanza con le visite guidate e vista la contestuale manifestazione "Sagra della Pagnotta" (che si tiene a Sarsina domenica 10 e domenica 17 aprile),  i forni Rossi e Bacciocchi di Sarsina offrono la degustazione della famosa "pagnotta", tradizionale dolce pasquale sarsinate

in collaborazione con  Comune di Sarsina - un ringraziamento particolare ai forni Rossi e Bacciocchi di Sarsina
Info 0547.94641 (Museo Archeologico Sarsinate)


SAN GIOVANNI IN GALILEA, frazione del Comune di BORGHI
Museo Renzi

sabato 16 aprile, ore 15.30
Caccia al mistero. Caccia al tesoro alla scoperta di antichi miti e leggende

Divertente pomeriggio per bambini e genitori coraggiosi


GALEATA, località Pianetto
Museo Civico Mambrini
Via Borgo n. 22

sabato 16 aprile, ore 16.30
Sulle tracce del sacro: nuovi rinvenimenti medievali dalla villa di Teodorico a Galeata

Presentazione dei reperti scultorei di età altomedievale recentemente affiorati nell’area archeologica della Villa di Teoderico a Galeata.
Interverranno Amministratori locali, Caterina Mambrini, Direttrice del Museo Civico Mambrini, e Mauro Ricci, restauratore della Soprintendenza per i Beni Archeologica dell’Emilia Romagna.
Durante l’evento verranno presentati al pubblico alcuni preziosi elementi scultorei rinvenuti durante le ultime due campagne di scavo nel sito della Villa teodoriciana del 2009 e del 2010, che attestano l’esistenza nell’area circostante la villa di un ipotetico edificio sacro.
Si tratta di elementi decorativi in arenaria - lastra, formelle, frammento di colonna con capitello, frammento di un ciborio - databili dall’VIII al IX secolo d.C. con decorazioni ad intrecci vegetali, fiori e animali simbolici.
Seguirà aperitivo.

Info 0543.975428/29 (Ufficio Cultura Comune di Galeata)

Provincia di Rimini

RIMINI
Museo della Città,
Sala del Giudizio
Via Tonini n. 1

martedì 12 aprile, ore 16
Rimini. La città e il territorio alla luce di nuovi rinvenimenti archeologici

Conferenza di Renata Curina

Il territorio di Rimini cela una realtà archeologica che va dalla preistoria al periodo tardoantico e anche oltre. Con questa conferenza, l'archeologa Renata Curina, funzionaria responsabile del territorio riminese, fa il punto sulle affascinanti novità emerse nel corso dei più recenti scavi

In collaborazione con il Museo della Città di Rimini
Info
 0541 21482


Scopo fondamentale della Settimana della Cultura è favorire la conoscenza della cultura e trasmettere l’amore per l’arte ad una sempre più ampia platea di cittadini che per dieci giorni potranno scegliere tra mostre, convegni, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche e aperture straordinarie in tutte le regioni d’Italia.  Anno dopo anno la Settimana della Cultura registra un successo crescente di eventi e partecipazione del pubblico, a conferma del gradimento della manifestazione e della voglia di cultura che esiste nel Paese; è anche una risposta all’aspettativa di apertura dei luoghi dell’arte e dello spettacolo per tutte le persone e tutte le famiglie.
Alla realizzazione dell’evento partecipano, apportando un valore aggiunto alla missione di questa manifestazione tutti gli Istituti territoriali del Ministero, gli Enti locali, Istituzioni, Associazioni, Fondazioni statali e private e il Ministero degli Affari Esteri con gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero per la promozione e la divulgazione della settimana a livello internazionale.


Pagina a cura di Carla Conti

report visitatori Settimana della Cultura (totale 4445)
Museo Archeologico Nazionale di Parma  1420
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara  911
Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto (BO)  772
Museo Archeologico Nazionale di Sarsina (FC)  323
Villa Romana di Russi (RA)  269
Antiquarium Ravenna, località Classe  21
Antiquarium e zona archeologica di Veleia (PC)  729