Il Comune di Forlì –Servizio Cultura e Musei- e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, promuovono la mostra
PER GLI UOMINI E PER GLI DEI
Necropoli, villaggi e contesti rituali del IV e III millennio a.C. tra Forlì e
Faenza
a cura di Cristina Ambrosini , Paolo Boccuccia e Monica Miari
Le scoperte archeologiche avvenute nel territorio forlivese delineano una storia che parte da almeno seimila anni fa. Punta di diamante, la necropoli dell'età del Rame di via Celletta dei Passeri che, con le sue 75 tombe, costituisce il più grande sepolcreto eneolitico dell'Emilia Romagna, attivo per tutto il III millennio a.C.
dal 13 ottobre 2016 all'8 gennaio 2017
(clicca
qui per costi e orari)
Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro
Forlì (FC)
Da mercoledì 12 ottobre Forlì ospita, nella chiesa di San Giacomo, un
importante appuntamento di studio, la 51° Riunione Scientifica dell'Istituto
Italiano di Preistoria e Protostoria, durante la quale i partecipanti, esperti
di fama internazionale, si confronteranno sul tema Italia tra Mediterraneo ed
Europa: mobilità, interazione e scambi.
Il convegno, a vent'anni dall'altro importante congresso svoltosi sempre a Forlì
nel 1996, è anche l'occasione per proseguire nell'opera di valorizzazione del
patrimonio archeologico forlivese, nel solco delle precedenti esposizioni
allestite con cadenza triennale nella prestigiosa cornice dei Musei San Domenico
di Forlì (Forlì al crocevia della preistoria di Romagna
nel 2010 e Santarelli, Mambrini, Aldini: curatori delle
antichità nel 2013).
Per questo dal 13 ottobre sarà visitabile nelle cellette del piano terra dei
Musei San Domenico la mostra Per gli uomini e per gli dei. Necropoli,
villaggi e contesti rituali del IV e III millennio a.C. tra Forlì e Faenza
realizzata dal Servizio Cultura e Musei del Comune di Forlì e dalla Soprintendenza
Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e
Rimini, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio
Emilia e Ferrara.
L'esposizione presenta i risultati di alcune delle più interessanti scoperte di
preistoria avvenute nell'ultimo decennio nei territori orientali della pianura
padana, grazie alle campagne di scavo dirette dall'allora Soprintendenza
Archeologia dell’Emilia Romagna.
Dovendo scegliere un periodo entro il quale circoscrivere il percorso
espositivo, la scelta è inevitabilmente caduta sull'età del Rame, di cui la
necropoli di via Celletta dei Passeri di Forlì costituisce, con le sue 75 tombe, una
testimonianza eccezionale.
Lo studio dei corredi funerari, qui esposti per la prima volta integralmente e
l'analisi dei rituali di deposizione restituiscono, infatti, un palinsesto
articolato, attraverso il quale si possono cogliere fenomeni complessi quali il
cambiamento verso una società più gerarchica e maschile e l'emergere del ruolo
del guerriero/cacciatore. La lunga durata della necropoli (tra la fine del IV
millennio e la prima metà del III millennio a.C.) e l'esistenza di atti
cerimoniali che prevedevano la riapertura delle tombe, la manomissione dei resti
del defunto e l'asportazione della testa o di altri importanti distretti
corporei, quali il bacino o le ossa lunghe, suggeriscono poi la presenza di
complessi sistemi di regole sottesi ai rituali funerari, finalizzati ad
assicurare alle comunità antiche la trasformazione del defunto in antenato e ad
assicurarne il culto.
Corredo della Tomba 27 di via Celletta dei Passeri a Forlì
Testimonianze di carattere rituale provengono poi anche da altri contesti non
legati alla sfera funeraria. Si tratta di deposizioni a carattere votivo, cui
non è estraneo il culto delle acque, già noto alla Panighina di Bertinoro,
rinvenute nel contesto inedito di Faenza (via Fornarina) ove forme vascolari
pressoché integre, intenzionalmente capovolte o sovrapposte tra loro, sono state
deposte sul fondo di grandi fosse e pozzetti di captazione delle acque al
momento della loro de-funzionalizzazione.
Di particolare rilievo, infine, è la rete di contatti che 5.000 anni fa i
territori orientali della pianura intrecciavano sia con le aree limitrofe che
con le regioni peninsulari, ad evidenza del ruolo che tale zona ha rivestito
nella complessa rete di acquisizione, rielaborazione e trasmissione di nuovi
modelli nelle comunità dell'età del Rame.
I restauri del materiale esposto sono stati eseguiti da Mauro Ricci, Virna Scarnecchia, Micol Siboni e Monica Zanardi del laboratorio di restauro della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
L'inaugurazione di questa importante esposizione, che va ad arricchire
ulteriormente l'offerta culturale dei musei di Forlì in quest'autunno, è
prevista per Giovedì 13 ottobre alle ore 18,15, al termine della seconda
giornata del convegno Italia tra Mediterraneo ed Europa: mobilità, interazione e
scambi, in programma nella chiesa di San Giacomo fino al 15 ottobre.
Alla presenza del sindaco di Forlì Davide Drei e dell'assessora alla Cultura
Elisa Giovannetti, i curatori Cristina Ambrosini (Dirigente del Settore Cultura,
Musei, Turismo e Politiche Giovanili, Comune di Forlì), Paolo Boccuccia
(Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna) e Monica Miari
(Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna) illustreranno ai
visitatori i materiali esposti e la storia dei ritrovamenti che compongono le
sezioni della mostra.
Costi e orari di apertura mostra
Ingresso compreso nel biglietto dei Musei San Domenico che consente la
visita alla Pinacoteca civica e ad altre due mostre temporanee "Il viaggio di
Ebe" e "La Patria & il Mondo"
Intero € 3,00 – ridotto € 2,00 -
ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese
Orari di apertura
dal 13 ottobre 2016 al 8 gennaio 2017
dal martedì al venerdì: ore 9,30 – 18,30
sabato domenica e festivi: ore 10,00 – 19,00
chiuso tutti i lunedì e nei giorni 25 e 26 dicembre
la biglietteria è aperta fino a un'ora prima della chiusura