Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Carta della Qualità dei Servizi dell'Area Archeologica di Veleia (PC)
Home - Aree archeologiche - Area di Veleia -  Carta della Qualità dei Servizi (ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2015)

I. PRESENTAZIONE

CHE COS’È LA CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI
La Carta della qualità dei servizi risponde all’esigenza di fissare principi e regole nel rapporto tra le amministrazioni che erogano servizi e i cittadini che ne usufruiscono.
Essa costituisce un vero e proprio “patto” con gli utenti, uno strumento di comunicazione e di informazione che permette loro di conoscere i servizi offerti, le modalità e gli standard promessi, di verificare che gli impegni assunti siano rispettati, di esprimere le proprie valutazioni anche attraverso forme di reclamo (Per scaricare il Modulo per il reclamo fai click qui - Formato PDF Acrobat).
L’adozione della Carta dei servizi negli istituti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo si inserisce in una serie di iniziative volte a promuovere una più ampia valorizzazione del patrimonio culturale in essi conservato e ad adeguare per quanto possibile, in armonia con le esigenze della tutela e della ricerca, l’organizzazione delle attività alle aspettative degli utenti.
La Carta sarà aggiornata periodicamente per consolidare i livelli di qualità raggiunti e registrare i cambiamenti positivi intervenuti attraverso la realizzazione di progetti di miglioramento, che possono scaturire anche dal monitoraggio periodico dell’opinione degli utenti.

I PRINCIPI
Nello svolgimento della propria attività istituzionale l’Area Archeologica di Veleia si ispira ai “principi fondamentali” contenuti nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994:
§ uguaglianza e imparzialità
I servizi sono resi sulla base del principio dell’uguaglianza, garantendo un uguale trattamento a tutti i cittadini, senza distinzione di nazionalità, sesso, lingua, religione, opinione politica.
Questa Area Archeologica si adopererà per rimuovere eventuali inefficienze e promuovere iniziative volte a facilitare l’accesso e la fruizione ai cittadini stranieri, alle persone con disabilità motoria, sensoriale, cognitiva e agli individui svantaggiati dal punto di vista sociale e culturale.
Gli strumenti e le attività di informazione, comunicazione, documentazione, assistenza scientifica alla ricerca, educazione e didattica sono comunque improntati a criteri di obiettività, giustizia e imparzialità.
§ continuità
L’Area Archeologica di Veleia garantisce continuità e regolarità nell’erogazione dei servizi. In caso di difficoltà e impedimenti si impegna ad avvisare preventivamente gli utenti e ad adottare tutti i provvedimenti necessari per ridurre al minimo i disagi.
§ partecipazione.
L’Istituto promuove l’informazione sulle attività svolte e, nell’operare le scelte di gestione, tiene conto delle esigenze manifestate e dei suggerimenti formulati dagli utenti, in forma singola o associata.
§ efficienza ed efficacia
Il direttore e lo staff dell’Area Archeologica di Veleia perseguono l’obiettivo del continuo miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo.

II. DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA

CARATTERISTICHE ESSENZIALI

CONDIZIONE GIURIDICA
L’Area Archeologica di Veleia è “Istituto della cultura” di proprietà statale, demanio culturale inalienabile dello Stato, destinato alla pubblica fruizione (D.Lgs. 41/04, artt. 53,101c.1 e 3). L’Area Archeologica fa parte della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna (SAR-ERO), organo periferico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e cui compete la gestione economica e del personale.

SEDE
L’Area Archeologica di Veleia è sita nel comune di Lugagnano Val D’Arda (PC), lungo la Strada Provinciale 14, in località Veleia Romana, cap 29018 (tel. + fax 0523/807113).

STORIA
Patrimonio culturale della regione fin dal 1760, quando don Filippo di Borbone, Duca di Parma, ne avviò l'esplorazione a seguito del ritrovamento casuale, nel 1747, dell'iscrizione bronzea della Tabula Alimentaria traianea, da allora oggetto di scavi e ricerche, Veleia è oggi uno dei centri archeologici più importanti dell'Italia settentrionale.
Fondato nel cuore del territorio della tribù ligure dei Veleates, a seguito della conquista romana del II secolo a.C., sul luogo di un preesistente centro indigeno, di cui sono testimonianza le più antiche tombe scoperte a nord-est del foro, il municipium si sviluppò su un sistema di terrazze digradanti lungo la collina.
Il foro fu edificato su un ripiano artificiale ottenuto con un massiccio sbancamento e pavimentato ai tempi di Augusto in lastre di arenaria da Lucio Licinio Prisco, uno dei due massimi magistrati locali. Circondato su tre lati dai resti di un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a destinazione pubblica, un imponente ingresso a duplice prospetto tetrastilo, ne consentiva l'accesso dalla terrazza più bassa. A sud il complesso era chiuso dalla basilica, edificio a navata unica, ove addossate alla parete di fondo si levavano le dodici grandi statue in marmo di Luni, raffiguranti i membri della famiglia giulio-claudia, trasferite già nel Settecento nel Ducale Museo di Antichità, oggi Museo Archeologico Nazionale di Parma.
A monte, i resti dei quartieri di abitazione meridionale e di un edificio termale sono sovrastati dalla terrazza su cui si erge, fin dal medioevo, la pieve dedicata a S. Antonino e, oltre, i resti del cosiddetto “Anfiteatro”.
Nella palazzina della Direzione, eretta nella prima metà dell’Ottocento, è aperto, dal 1975, un Antiquarium, completamente rinnovato nel 2009, che, accanto ai calchi della Tabula Alimentaria traianea e della Lex de Gallia Cisalpina, accoglie un complesso di reperti che illustrano i momenti più significativi della storia di Veleia: le origini liguri, l'edificazione dei principali monumenti pubblici, le testimonianze degli arredi e dello stile di vita delle dimore private, il ricordo degli spettacoli gladiatori, i riti funerari.

MISSIONE DELL’AREA ARCHEOLOGICA
L’Area Archeologica assolve alla “missione” di tutelare, indagare, conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza della città romana di Veleia, della sua storia e dei suoi monumenti.
Promuove inoltre la conoscenza e la tutela del territorio circostante, attraverso lo studio del suo popolamento, dalle origini preromane alla post-antichità.
Il sito assolve a questa “missione” come:
1. Luogo di fruizione dei resti della città romana e dei reperti in essa rinvenuti, conservati nel locale Antiquarium, anche mediante mostre ed esposizioni temporanee
2. Sede di attività di ricerca scientifica: scavi archeologici, restauri, studi e classificazioni del materiale archeologico
3. Sede di attività culturali, formative ed educative che si rivolgono a diverse fasce di utenti mediante visite guidate, “stage”, eventi (quali l’annuale appuntamento estivo con la rassegna del Teatro Antico). La scuola è un suo utente privilegiato.
4. Nelle sue attività di ricerca e valorizzazione opera in stretto collegamento con il Museo Archeologico Nazionale di Parma (istituito nel 1760 da Filippo di Borbone per raccogliere i reperti provenienti dagli scavi di Veleia, in particolare la “Tabula Alimentaria” e le statue del ciclo imperiale rappresentante i membri della famiglia Giulio Claudia) e si avvale della collaborazione degli Enti locali che operano sul territorio.

III. SERVIZI: IMPEGNI E STANDARD DI QUALITA’

ACCESSO
ACCESSIBILITA’ ESTERNA L’Area Archeologica è raggiungibile con mezzi propri da Carpaneto Piacentino seguendo le indicazioni per Veleia (provenendo da fuori provincia Autostrada A1, uscita Fiorenzuola: seguire per Fiorenzuola d'Arda e successivamente per Carpaneto Piacentino).  All’esterno dell’area è presente un parcheggio pubblico.
ACCESSIBILITA’ INTERNA E SICUREZZA Grazie al nuovo allestimento, il sito è attualmente accessibile anche ai visitatori con disabilità motorie e visive: è dotato di pannelli in braille e mappe tattili, di un accesso dedicato con servo scala e scivolo, utilizzabile con assistenza (telefonare preventivamente all’Antiquarium - 0523.807113) Sono individuati e chiaramente indicati i percorsi sicuri d’uscita. Sono presenti sistemi di sicurezza per le cose e per le persone.

ORARIO DI APERTURA Dal 15 marzo al 30 novembre tutti i giorni dalle 9.00 ad un'ora prima del tramonto; dal 1 dicembre al 15 marzo, tutti i giorni dalle 9 alle 15.
Giornate di chiusura: Capodanno e Natale, salvo aperture straordinarie a progetto.
MODALITA’ DI ACCESSO: L’accesso all'area archeologica e all'Antiquarium sono a pagamento per tutte quelle categorie che non rientrano nelle sottoelencate.
Costo del biglietto intero : € 2
Costo del biglietto ridotto : € 1 (per tutti i giovani dell’Unione Europea con età fra 18 e 25 anni)
Ingresso gratuito per i cittadini dell’Unione Europea sotto i 18, scolaresche e loro accompagnatori, giornalisti in regola con l'iscrizione all'albo; gratuito per tutti la prima domenica di ogni mese. Per esenzioni o riduzioni per particolari categorie professionali o giornate ed iniziative definite di volta in volta dal Ministero chiedere alla biglietteria.
Biglietteria aperta negli orari di visita al Museo
Informazioni: tel e fax (0039) 0523.807113
E-mail : veleia.areaarcheologica@beniculturali.it
Direttore danielapatrizia.locatelli@beniculturali.it
Non è previsto l’acquisto del biglietto su prenotazione. L’Istituto si impegna a garantire al pubblico, compatibilmente con le risorse umane a disposizione, l’espletamento della bigliettazione e delle procedure di ingresso in un tempo non superiore ai 30 minuti
ACCOGLIENZA:  UNA PAGINA ONLINE relativa all’Area Archeologica è nel sito della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna: http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/Veleia/index.htm
Sono inoltre presenti: MAPPE TATTILI PANNELLI E DIDASCALIE ESPLICATIVI IN BRAILLE E IN INGLESE NELL’ANTIQUARIUM E NELL’AREA ARCHEOLOGICA; SEGNALI SUI PERCORSI E I SERVIZI; SERVIZI IGIENICI per i visitatori, SPAZI DI ATTESA E DI SOSTA all’interno e all’esterno dell’area.
FRUIZIONE
Tutta l’Area Archeologica monumentale e l’Antiquarium sono di norma aperti al pubblico. Compatibilmente con le risorse umane in servizio si può accedere su richiesta anche alla visita dell’Area del cosiddetto Anfiteatro, esterna al circuito di visita principale.
LA PRENOTAZIONE per le scolaresche ed i gruppi è obbligatoria anche senza visita guidata (Tel. e Fax 0523/807113). L’accesso di gruppi o scolaresche non prenotate è condizionato dalla disponibilità dei locali espositivi al momento della richiesta.
LA RIPRODUZIONE FOTOGRAFICA o con filmati dei Beni culturali presenti nell’area archeologica è consentita solo per uso strettamente personale, con strumenti non professionali e comunque senza uso del flash, come opportunamente segnalato all’ingresso e nelle sale (artt. 107 e seguenti del Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.Lgs. n.42/2004 e successive modifiche).
Per ottenere immagini o autorizzazioni ad effettuare riprese video di beni in consegna a questa Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna deve essere compilato il modulo scaricabile sul sito SAR-ERO, cui sarà data risposta nel più breve tempo possibile.

IV. TUTELA E PARTECIPAZIONE

RAPPORTI CON IL PUBBLICO
E’ a disposizione del pubblico presso l’Antiquarium un Registro delle presenze, che viene visionato periodicamente dalla Direzione. Reclami, suggerimenti, commenti possono essere inviati via e-Mail o fax alla Direzione o tramite l’apposito modulo ritirabile presso il personale di Accoglienza e Vigilanza. La Direzione si impegna a dare risposta entro 30 giorni solo ai reclami debitamente sottoscritti, prevedendo forme di ristoro in caso di un disagio provocato al visitatore senza averne dato preavviso, o per negligenza di servizio.

MONITORAGGIO DEL GRADIMENTO DEI SERVIZI
Periodicamente vengono sottoposti ai visitatori questionari ed effettuate interviste a campione per valutare il gradimento dei servizi offerti e accogliere eventuali suggerimenti.
Ci si impegna a conservare e proteggere e valorizzare il patrimonio culturale esposto, per averlo fruibile nel tempo.
Si chiede ai visitatori di collaborare in questo impegno:
1. rispettando i monumenti, senza sporcarli, alterarli o danneggiarli;
2. mantenendo un comportamento durante la visita che non disturbi gli altri visitatori, parlando a bassa voce e spostandosi lentamente da un ambiente all’altro;
3. non consumando cibi e bevande all’interno dell’Area Archeologica;
4. utilizzando solo l’apposito locale per il ristoro;
5. spegnendo i cellulari in prossimità degli impianti di sicurezza; rispettando il regolamento per le riprese fotografiche;
6. lasciando debitamente firmati reclami, considerazioni o suggerimenti utilizzando l’apposito modulo ritirabile presso il personale di Accoglienza e Vigilanza o inviandoli via posta elettronica all'e-mail: sba-ero@beniculturali.it  oppure al Direttore, dott. Daniela Locatelli: danielapatrizia.locatelli@beniculturali.it

CARTA DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI
La presente carta è esposta al pubblico nell‘Antiquarium ed inoltre è a disposizione gratuitamente del pubblico su web.
Essa è sottoposta ad un aggiornamento tutte le volte si renda necessario per intervenute modifiche ai servizi erogati e comunque almeno una volta all’anno.