Comune di Quattro Castella e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Gli
scavi archeologici sul Monte Lucio hanno portato in luce gran parte della cinta
muraria e i resti dell’antica chiesa di San Leonardo di cui si
aveva memoria solo dalle fonti cronachistiche.
Lo studio dei manufatti e delle numerose monete ritrovate testimonia l'importanza del castello di Monte Lucio
tra XIII e XIV secolo,
come confermano anche gli oggetti “preziosi”, segno dell'elevato ruolo sociale
di alcuni dei suoi abitanti
Il mistero di Monte Lucio
Castello di Bianello, Quattro Castella (RE)
La mostra è aperta dal 20 aprile al 26 ottobre 2014
INAUGURAZIONE SABATO 19 APRILE ore 17
Sarà disponibile un bus navetta dalle 16.30 con partenza dalla piazza della
Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonino a Quattro Castella
Orari di apertura: Domeniche e giorni festivi
dalle 15 alle 19, Luglio e Agosto dalle 16 alle 20
Giorni infrasettimanali su prenotazione
Ingresso intero € 5,00
Per informazioni: Ufficio Turismo tel.
0522/249267
turismo@comune.quattro-castella.re.it
www.bianello.it
Monte Lucio. Da avamposto difensivo a presidio
del territorio
Diversamente da Monte Vetro, Bianello e Monte Zane, il Monte Lucio non
sembra avere mai ospitato una comunità radicata e stabile, così come è
sconosciuta la data di fondazione del castello. La sua origine è legata alla
storia della famiglia dei da Canossa che, insediatasi nella zona attorno alla
metà del 1100, ottiene da Federico I nel 1185 l’investitura del feudo di
Bianello, Canossa e Gesso sul Crostolo.
Il Castello era caratterizzato da una cinta muraria di forma ellittica che
circondava la sommità del colle. Gli elementi principali erano una torre
signorile e una chiesa innestata direttamente nella cortina muraria.
Le fonti scritte ci dicono che il piccolo oratorio era dedicato a San Leonardo
mentre i dati archeologici attestano che questo edificio ecclesiastico fu sede
di una necropoli fin dalle sue origini. All’interno della chiesa venivano
sepolti i bambini e alcune donne, mentre all’esterno erano deposti gli
individui adulti di sesso maschile.
Il Castello ha avuto una vita piuttosto breve. Fondato nella prima meta del XIII
secolo, fu abbandonato alla fine del XIV secolo. L’abbandono non interessò però
tutta l’area. La torre continuò ad essere abitata, probabilmente con funzioni
non più militari, a differenza della cinta muraria e della chiesa che furono
demolite intenzionalmente.
Sui loro ruderi si costruirono delle piccole strutture di età rinascimentale,
segno di una frequentazione agricola del colle e delle aree limitrofe.
Una scoperta archeologica sorprendente
Gli scavi archeologici nel castello di Monte Lucio hanno
restituito informazioni e dati rilevanti che rendono questa scoperta per alcuni
versi eccezionale. Di grande importanza appare la sua chiesa destinata alla
sepoltura dei bambini, un fatto tanto significativo quanto inusuale.
L’area esterna alla chiesa è caratterizzata dal rinvenimento di un cimitero di
individui adulti. Lo studio dei resti ha permesso di ricostruirne le condizioni
di vita.
Dallo scavo sono anche emersi numerosi oggetti che hanno offerto la possibilità
di fare un po' di luce sulle attività svolte all’interno del castello. Tra
questi, un piccolo manufatto in pietra raffigurante un cane o un cavallo
stilizzato, forse un pestello da mortaio: è probabile che sia stato riutilizzato
come giocattolo, visto che è stato individuato nei pressi della tomba di un
bambino.
Trattandosi di un castello, non mancano poi le armi, tra cui numerose punte di
balestra che indicano come il sito sia stato teatro di alcune battaglie.
Le
numerose monete rinvenute, provenienti da tutta la pianura padana, ci permettono
di affermare che il castello di Monte Lucio era un luogo importante che
partecipava in maniera attiva agli scambi commerciali dell’epoca.
Significativi sono anche i rinvenimenti di oggetti “preziosi”, segno di un ruolo
sociale elevato di alcuni degli abitanti di Monte Lucio. Lo scavo ha portato
alla luce oggetti del tutto particolari che dimostrano la straordinaria
peculiarità di questo sito: tra questi uno spillone dorato, raffinato oggetto di
ornamento femminile.
La chiesa del castello, dedicata a San Leonardo, rappresenta un caso del tutto
particolare, vista la sua destinazione all'esclusiva sepoltura di bambini o
al massimo di donne (probabilmente puerpere), un fatto del tutto eccezionale che
rende unico questo ritrovamento.
Un luogo che vive da quasi mille anni
Il contesto ambientale che caratterizza i castelli di Quattro
Castella si distingue per la compiuta integrazione tra le forme del costruito
medievale e l’assetto geologico della zona. Ciò ha dato origine a un insieme
paesaggistico di spiccata eccezionalità nel quale lo stretto connubio tra valori
naturalistici ed interventi architettonici ha prodotto nei secoli un sistema
unico nel suo genere, in gran parte ancora oggi intatto.
Quattro Castella prende nome dai quattro colli che compongono il vasto complesso
ambientale dal 2002 di proprietà dell’Amministrazione Comunale: da levante a
ponente, Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane.
Dei quattro castelli, quello di Bianello è il solo che ancora mantiene una
struttura edilizia ben conservata e l’unico ad aver preservato un’ininterrotta
continuità abitativa dal medioevo fino ai giorni nostri.
Il
mistero di Monte Lucio
Mostra archeologica. Curatore scientifico Nicola Mancassola (Università
di Bologna – Dipartimento di Storia Culture Civiltà)
Castello di Bianello, Quattro Castella (RE)
Il Castello di Bianello (nel Comune di Quattro Castella) si trova sulla SP 78
all'altezza della Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonino
La mostra è aperta dal 20 aprile al 26 ottobre 2014
Orari di apertura: Domeniche e giorni festivi dalle 15 alle 19, Luglio e Agosto
dalle 16 alle 20
Giorni infrasettimanali su prenotazione
Per informazioni Ufficio Turismo tel. 0522/249267
turismo@comune.quattro-castella.re.it
www.bianello.it
Ingresso € 5,00
Ingresso ridotto (residenti e over 65) € 2,00
Ingresso omaggio (fino a 12 anni e dipendenti Mibact)
Gruppi organizzati € 80,00
Scolaresche € 70,00
Scolaresche del Comune € 30,00
Tutto il materiale archeologico esposto è di proprietà dello Stato ed è concesso
in prestito temporaneo con autorizzazione del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per le Antichità
La mostra è promossa dal Comune di Quattro Castella e dall'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e con il sostegno del Banco S. Geminiano e S. Prospero Gruppo Banco Popolare