Gruppo Archeologico Solarese, in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna con il patrocinio del Comune di Solarolo
Oratorio
dell’Annunziata
via Foschi, Solarolo (RA)
GLI ETRUSCHI SUL
MARE
Origini e successi di una Civiltà dal Tirreno al Mediterraneo
Conferenza di VALENTINO NIZZO
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
martedì 10
giugno 2014
ore 20,45
Ingresso libero
Tra il
X e il VII secolo a.C. l'area che in epoca storica coinciderà poi con quella
occupata dagli Etruschi è interessata da un generalizzato fermento e
rinnovamento culturale, da molti fatto coincidere con l'etnogenesi (l'origine
etnica) della civiltà etrusca.
L'archeologo della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna,
Valentino Nizzo, illustra come, nella prima fase
dell'età del Ferro, Lazio settentrionale, Toscana, Emilia-Romagna e alcune
porzioni dell'attuale Campania comincino a presentare tratti culturali e rituali
comuni, denominati tecnicamente Cultura Villanoviana, dal sito in cui, nella
seconda metà dell'Ottocento, hanno avuto luogo le prime scoperte.
Uno sviluppo economico e politico repentino, tra il IX e l'VIII secolo a.C.,
avrebbe condotto tale Civiltà ad arrivare preparata all'impatto con il mondo
ellenico e orientale all'epoca della prima colonizzazione greca.
Da questo confronto sarebbe scaturita, a partire dalla fine dell'VIII secolo,
una vera e propria rivoluzione nell'immaginario figurativo, culturale e
artistico, nonché in quello sociale e politico, nota come periodo
Orientalizzante e conosciuta ai più per lo splendore e la munificenza delle sue
testimonianze, tali da imprimere, già nell'immaginario degli antichi, l'idea di
una origine orientale degli Etruschi.
Valentino Nizzo, nato a Todi (PG) nel 1975, si
è laureato in Lettere con lode presso l'Università di Roma “La Sapienza” nel
2000, discutendo una tesi in Etruscologia e Archeologia Italica, relatore la
Prof.ssa.
Gilda Bartoloni, correlatore Prof. Fausto Zevi. Presso lo stesso Ateneo nel 2007
ha conseguito il diploma di specializzazione in Archeologia Classica, cattedra
di Etruscologia con una tesi sulla necropoli di Pithekoussai e il titolo di
Dottore di Ricerca in Archeologia, curriculum Etruscologia; progetto di ricerca
dal titolo “L’ideologia funeraria dall’età del Bronzo finale all’Orientalizzante
antico tra il Tevere ed il Garigliano”. Vincitore del Post-Dottorato in
Archeologia globale e memoria del passato: Roma, il Lazio e il Mediterraneo
(Progetto: «L’ideologia funeraria dell’Italia tirrenica tra l’età del Bronzo
finale e l’Orientalizzante») presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM)
di Firenze, ha all’attivo numerose pubblicazioni in riviste scientifiche
italiane e straniere, recensioni e contributi in cataloghi di mostre e atti di
convegni e due monografie apparse, rispettivamente, ne la Collection du Centre
Jean Bérard, di Napoli (V. Nizzo, Ritorno ad Ischia. Dalla stratigrafia della
necropoli di Pithekoussai alla tipologia dei materiali, Napoli 2007) e nei
Quaderni del Centro Studi sull’Opera Poligonale (V. Nizzo, La questione
Pelasgica in Italia, Alatri 2013). Nel 2010 ha vinto la VI Edizione del Premio
di Etruscologia e Antichità Italiche di Proceno. I suoi interessi si incentrano
prevalentemente sulle problematiche storiche, artistiche e della cultura
materiale delle civiltà etrusco-italiche (aspetti cronologici della prima età
del Ferro, studi sulla numismatica magno-greca, sulla piccola bronzistica
etrusca e italica, sugli aspetti tecnici e tipologici delle produzioni
ceramiche, sull’architettura funeraria), sulle problematiche della prima
colonizzazione greca (studi su Cuma e Pithekoussai), oltre che, in generale, sui
più vasti temi dell’ideologia funeraria (studi sulle necropoli di Decima,
Populonia, Praeneste, Bisenzio) e della storia dell’archeologia. Negli ultimi
anni si è fatto promotore di un rinnovato dibattito fra discipline archeologiche
e l’antropologia fisica e culturale, organizzando e curando la serie dei
convegni “Antropologia e archeologia a confronto”: V. Nizzo, a cura di, Dalla
nascita alla morte: antropologia e archeologia a confronto, Incontro di studi in
onore di Claude Lévi-Strauss, Atti del Convegno Internazionale, Roma, Museo
Preistorico-Etnografico “Luigi Pigorini”, 21-5-2010, Roma, E.S.S. 2011; V. Nizzo,
L. La Rocca, a cura di,, Antropologia e archeologia a confronto:
Rappresentazioni e pratiche del Sacro, Atti del Convegno Internazionale, Roma,
Museo Preistorico-Etnografico “Luigi Pigorini”, 20-21/5/2011, Roma, E.S.S. 2012.
Ha scavato a Veio, Populonia, Roma, Laos-Marcellina, Monteriggioni,
Gallicano-Corcolle, Blera, Pyrgi. Ha diretto in qualità di Funzionario della
Soprintendenza dell’Emilia Romagna gli scavi in numerosi siti compresi tra l’età
del Bronzo e il periodo Post-rinascimentale nelle province di Ferrara e Bologna.
Ha collaborato e collabora con diversi Musei (Museo di Antichità etrusche e
italiche dell’Università “La Sapienza” di Roma; Museo Etrusco di Villa Giulia,
Museo Archeologico di Firenze, Museo preistorico ed etnografico Pigorini, Museo
civico di Lanuvio, Museo Civico di Alatri, Museo Civico di Albano) e
Soprintendenze (Soprintendenze archeologica dell'Etruria meridionale, della
Toscana, di Ostia-Sezione Protostorica) curando attività di scavo e/o di
riordino, catalogazione (anche con il Centro Regionale di Catalogazione della
Regione Lazio), riproduzione grafica/fotografica e studio delle loro collezioni.
Dal 2010 è Funzionario archeologo presso la Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia Romagna con sede nel Museo Archeologico Nazionale di
Ferrara (di cui è vicedirettore), e responsabilità su alcuni comuni della
provincia di Ferrara, Ravenna e Bologna; è inoltre responsabile per la didattica
nelle province di Ferrara e Ravenna.
Dal 2013 è membro del comitato scientifico della Fondazione Dià Cultura cui si
deve l’organizzazione dell’annuale Salone dell’Editoria Archeologica di Roma,
Romarché (giunto alla V edizione), e della rivista Forma Urbis.
Per ulteriori informazioni e una selezione consultabile gratuitamente delle sue
principali pubblicazioni si rinvia a
https://sumitalia.academia.edu/ValentinoNizzo
Nella foto: Trasformazione dei pirati tirreni in delfini ad opera di Dioniso. Hydria a figure nere del Pittore di Micali, Museum of Art di Toledo