La 38° Maratona del Lamone passa anche per la Villa Romana di Russi
domenica 6 aprile 2014 apertura straordinaria dalle 8.30 alle 19
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COMUNE DI RUSSI e GS LAMONE
collaborazione della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
 

 

Domenica 6 aprile 2014, nell'ambito della 38ª Maratona del Lamone (Gara omologata Fidal Uisp, km 42,195), si svolge il 1° NORDIC WALKING con istruttore, un percorso storico naturalistico di km 10 che tocca le eccellenze culturali del territorio di Russi tra cui non può mancare il complesso archeologico della Villa Romana

maratona del Lamone, il 6 aprile 2014Per l'occasione la Villa Romana di Russi è aperta dalle 8,30 alle 19
(chiusura biglietteria ore 18.30)

Programma del 1° NORDIC WALKING con istruttore
percorso storico naturalistico di km 10

Ritrovo:
dalle ore 7 in Piazza Farini, lato Rocca del Castello

Iscrizioni:
5 € per tutti fino a 5 minuti prima della partenza

Partenza: ore 9,05

Percorso:
la camminata si snoda attraverso la zona archeologica della Villa Romana, e relativa Oasi naturalistica, il Palazzo San Giacomo, la Spadina, luogo del Passatore, e il Muraglione, con arrivo all'Anfiteatro della Rocca

Ristori lungo il percorso e all'arrivo

Premio di Partecipazione:
confezione Piadina e Buono Pasta Party

Possibilità di noleggio bastoncini

In collaborazione con  Nordic Walking Ravenna

Info www.nordicwalkingravenna.com

Complesso della Villa Romana
Via Fiumazzo n. 25 a Russi (RA)

ingresso € 2,00 - ridotto € 1,00

Per info:
Comune di Russi Uff. Cultura: 0544 587641


La villa rustica di Russi conobbe il massimo splendore tra il I e il II sec. d.C. quando il complesso venne completamente ristrutturato, anche scenograficamente, da un proprietario probabilmente arricchitosi vendendo le eccedenze agricole alla flotta militare romana che, dall'epoca di Augusto, aveva sede a Ravenna.
È in questo periodo che la villa, gestita da un liberto con mansioni di fattore (procurator) al comando di un gran numero di schiavi, esce dall’autosufficienza per diventare una macchina da sesterzi.
Le dimensioni della cucina comune testimoniano che vi si potesse cucinare per un gran numero di persone, quale doveva essere il personale della villa nei momenti di maggiore impegno come l'aratura, la semina e la mietitura (generalmente di cereali) e, per quanto riguarda il vino, la potatura delle viti, la raccolta e pigiatura dell'uva.
Dei due magazzini presenti nella villa, quello di dimensioni maggiori, collegato al torcularium, era destinato alla conservazione delle anfore vinarie mentre l'altro, con un piano interno soprelevato, serviva per conservare i prodotti più delicati e sensibili all'umidità, come le granaglie.
Il proprietario (dominus) viveva in villa saltuariamente, più che altro per controllare i momenti clou delle fasi produttive. Il suo alloggio era comunque lussuoso, con sala da pranzo (triclinium), stanza per ricevere (tablinum), impianto termale e pavimenti a mosaico.
Lo scavo di alcuni pozzi ha restituito una buona campionatura di ceramiche da mensa e un discreto numero di vasi, pentole e tegami esposti nell’Antiquarium Comunale della Rocca, appena riaperto al pubblico. Molto importanti anche i resti vegetali e le ossa di animali rinvenute che documentano, con buona divisione cronologica, le diverse fasi di occupazione legate alle vicende della vicina Ravenna.

Gli splendidi mosaici nella villa romana di Russi

Dopo un periodo di decadenza coincidente con l’allontanamento della flotta militare, la villa è parzialmente rioccupata quando la corte imperiale si trasferisce a Ravenna (V e il VI sec.) per poi essere definitivamente abbandonata in epoca medievale. Già sul finire del VII secolo d.C., l’area è ampiamente incolta mentre boschi ed acque si riappropriano del territorio: le ossa di castoro rinvenute testimoniano un ambiente ricco di acqua corrente ma totalmente privo di presenze umane.

Pagina a cura di Carla Conti, informazioni del Gruppo Ravennate Archeologico