Una domenica in Villa
Visite guidate, letture e laboratori nel complesso rustico di età romana di Russi
Home - Mostre e appuntamenti - Archivio mostre -  27 aprile 2014
 

Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e PRO LOCO DI RUSSI
con il sostegno di BCC Credito Cooperativo ravennate & imolese

 

Domenica 27 aprile 2014, a partire dalle ore 15,
il complesso archeologico della Villa Romana di Russi ospita una serie di iniziative e attività ideate e curate dagli studenti delle classi V dell'Istituto comprensivo di Russi

Visite guidate al sito archeologico

Letture degli autori latini Fedro, Virgilio e Seneca
(nella saletta didattica con inizio alle ore 15.30, 16 e 16.30)

Laboratori didattici di creta, mosaico, cucina, igiene e cura della persona al tempo dei Romani

Mostra di disegni e necropoli in miniatura

volantino

Complesso della Villa Romana
Via Fiumazzo n. 25 a Russi (RA)

ingresso € 2,00 - ridotto € 1,00

Pro Loco: 0544 587670 (martedì e venerdì dalle 10 alle 11.30) proloco@comune.russi.ra.it


La villa rustica di Russi conobbe il massimo splendore tra il I e il II sec. d.C. quando il complesso venne completamente ristrutturato, anche scenograficamente, da un proprietario probabilmente arricchitosi vendendo le eccedenze agricole alla flotta militare romana che, dall'epoca di Augusto, aveva sede a Ravenna.
È in questo periodo che la villa, gestita da un liberto con mansioni di fattore (procurator) al comando di un gran numero di schiavi, esce dall’autosufficienza per diventare una macchina da sesterzi.
Le dimensioni della cucina comune testimoniano che vi si potesse cucinare per un gran numero di persone, quale doveva essere il personale della villa nei momenti di maggiore impegno come l'aratura, la semina e la mietitura (generalmente di cereali) e, per quanto riguarda il vino, la potatura delle viti, la raccolta e pigiatura dell'uva.
Dei due magazzini presenti nella villa, quello di dimensioni maggiori, collegato al torcularium, era destinato alla conservazione delle anfore vinarie mentre l'altro, con un piano interno soprelevato, serviva per conservare i prodotti più delicati e sensibili all'umidità, come le granaglie.
Il proprietario (dominus) viveva in villa saltuariamente, più che altro per controllare i momenti clou delle fasi produttive. Il suo alloggio era comunque lussuoso, con sala da pranzo (triclinium), stanza per ricevere (tablinum), impianto termale e pavimenti a mosaico.
Lo scavo di alcuni pozzi ha restituito una buona campionatura di ceramiche da mensa e un discreto numero di vasi, pentole e tegami esposti nell’Antiquarium Comunale della Rocca, appena riaperto al pubblico. Molto importanti anche i resti vegetali e le ossa di animali rinvenute che documentano, con buona divisione cronologica, le diverse fasi di occupazione legate alle vicende della vicina Ravenna.

Gli splendidi mosaici nella villa romana di Russi

Dopo un periodo di decadenza coincidente con l’allontanamento della flotta militare, la villa è parzialmente rioccupata quando la corte imperiale si trasferisce a Ravenna (V e il VI sec.) per poi essere definitivamente abbandonata in epoca medievale. Già sul finire del VII secolo d.C., l’area è ampiamente incolta mentre boschi ed acque si riappropriano del territorio: le ossa di castoro rinvenute testimoniano un ambiente ricco di acqua corrente ma totalmente privo di presenze umane.

Pagina a cura di Carla Conti, informazioni della Pro Loco di Russi

Report visitatori: nonostante il maltempo, l'iniziativa ha avuto successo registrando 201 presenze (94 interi, 3 ridotti e 104 gratuiti)