Le Ferie di Augusto
Villa Romana di Russi in festa, il 14 e 15 agosto 2011
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La Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e gli organizzatori delle "Ferie d'Augusto" ringraziano i tanti visitatori (94 domenica 14 e altrettanti il giorno di Ferragosto) che hanno scelto di trascorrere una giornata con noi

PRO LOCO DI RUSSI, COMUNE DI RUSSI, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, GRUPPO RAVENNATE ARCHEOLOGICO

Domenica 14 e lunedì 15 agosto 2011
dalle 15 alle 19

Intrattenimenti, musica e buffet!

Complesso della Villa Romana
Via Fiumazzo n. 25 a Russi (RA)

ingresso € 2,00 - ridotto € 1,00

Per info:
Pro Loco: 0544587670 (martedì e venerdì dalle 10 alle 11.30) proloco@comune.russi.ra.it
Comune di Russi Uff. Cultura 0544 587641

Il termine Ferragosto deriva da feriae Augusti, la festività istituita nel 18 a.C. dall'imperatore Ottaviano Augusto per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. Non c'è dunque luogo migliore del complesso rustico della Villa Romana di Russi, nel ravennate, per ricordare l'origine pagana di questa giornata festiva che il calendario cattolico assegnerà poi all'Assunzione di Maria.
Domenica 14 e lunedì 15 agosto, dalle 15 alle 19, gli amici della Pro Loco di Russi in collaborazione con il Comune, il Gruppo Ravennate Archeologico e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna organizzano un evento speciale nell'area archeologica che conserva i resti del complesso residenziale e produttivo di età romana sviluppatosi per far fronte alle esigenze alimentari della flotta militare romana che, dall'epoca di Augusto, aveva sede a Ravenna.
Durante il pomeriggio i volontari rievocheranno la vita nella Villa Rustica così come si svolgeva duemila anni fa.
Nell'area archeologica della Villa Romana sarà realizzato un allestimento  teso a ricreare tradizioni e momenti di vita pubblica e privata degli antichi abitanti del complesso e saranno esposte antiche ricette Romane (i visitatori che ne faranno richiesta riceveranno in omaggio una piccola pubblicazione con le ricette).
Alcune aree del sito saranno presidiate da volontari, in abbigliamento d’epoca, che illustreranno la funzione della struttura in cui si trovano, rispondendo alle domande dei visitatori. Questi speciali ciceroni saranno presenti nelle cucine, nei triclini, nell’orto-giardino e nel torcularium (pigiatoio dell’uva), dove saranno anche serviti cibi e bevande in tema con il territorio e la stagione.
In altri settori della Villa i volontari spiegheranno la funzione di molti oggetti (copie di reperti) legati al luogo in cui sono in mostra. Nella zona delle terme illustreranno, ad esempio, gli utensili legati alla cura del corpo e alla toelettatura (strigile, rasoio, cosmesi, specchi…), nel tablinum gli strumenti per la scrittura,  nelle cucine gli alimenti tipici, nel giardino privato i  giocattoli, nelle stanze da letto le lucerne e nei magazzini le anfore.
Le ferie di Augusto saranno allietate da momenti di musica al suono del flauto.

Domenica 14 agosto la Villa Romana è aperta dalle 14 alle 19, lunedì 15 (Ferragosto) dalle 9 alle 19
Ingresso € 2,00 - ridotto € 1,00

Informazioni presso: Pro Loco di Russi tel.0544587670 il martedì e il venerdì mattina dalle ore 10 alle 11.30 oppure Villa Romana tel. 0544581357

Un ringraziamento particolare al personale di vigilanza della Villa Romana di Russi per l'impegno profuso: senza la loro disponibilità quest'evento non sarebbe stato possibile

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La villa rustica di Russi conobbe il massimo splendore tra il I e il II sec. d.C. quando il complesso venne completamente ristrutturato, anche scenograficamente, da un proprietario probabilmente arricchitosi vendendo le eccedenze agricole alla flotta militare romana che, dall'epoca di Augusto, aveva sede a Ravenna.
È in questo periodo che la villa, gestita da un liberto con mansioni di fattore (procurator) al comando di un gran numero di schiavi, esce dall’autosufficienza per diventare una macchina da sesterzi.
Le dimensioni della cucina comune testimoniano che vi si potesse cucinare per un gran numero di persone, quale doveva essere il personale della villa nei momenti di maggiore impegno come l'aratura, la semina e la mietitura (generalmente di cereali) e, per quanto riguarda il vino, la potatura delle viti, la raccolta e pigiatura dell'uva.
Dei due magazzini presenti nella villa, quello di dimensioni maggiori, collegato al torcularium, era destinato alla conservazione delle anfore vinarie mentre l'altro, con un piano interno soprelevato, serviva per conservare i prodotti più delicati e sensibili all'umidità, come le granaglie.
Il proprietario (dominus) viveva in villa saltuariamente, più che altro per controllare i momenti clou delle fasi produttive. Il suo alloggio era comunque lussuoso, con sala da pranzo (triclinium), stanza per ricevere (tablinum), impianto termale e pavimenti a mosaico.
Lo scavo di alcuni pozzi ha restituito una buona campionatura di ceramiche da mensa e un discreto numero di vasi, pentole e tegami esposti nell’Antiquarium Comunale della Rocca, appena riaperto al pubblico. Molto importanti anche i resti vegetali e le ossa di animali rinvenute che documentano, con buona divisione cronologica, le diverse fasi di occupazione legate alle vicende della vicina Ravenna.
Dopo un periodo di decadenza coincidente con l’allontanamento della flotta militare, la villa è parzialmente rioccupata quando la corte imperiale si trasferisce a Ravenna (V e il VI sec.) per poi essere definitivamente abbandonata in epoca medievale. Già sul finire del VII secolo d.C., l’area è ampiamente incolta mentre boschi ed acque si riappropriano del territorio: le ossa di castoro rinvenute testimoniano un ambiente ricco di acqua corrente ma totalmente privo di presenze umane.

Pagina a cura di Carla Conti, informazioni del Gruppo Ravennate Archeologico