VENT'ANNI DOPO MALTA: L'ARCHEOLOGIA PREVENTIVA IN EUROPA E IN ITALIA
a cura di IBC e INRAP
convegno internazionale (Roma, 19 ottobre 2012)
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A vent’anni dalla Convenzione di Malta sulla protezione del patrimonio archeologico, il ruolo dell’archeologia preventiva ha conosciuto un enorme sviluppo sia sul piano metodologico che per quanto riguarda l’evoluzione delle normative in ambito europeo.
L’attuale fase storica che vede i paesi europei confrontarsi con una pesante fase recessiva, ma, al tempo stesso, rilanciare in maniera generalizzata le grandi operazioni di infrastrutturazione destinate ad avere un forte impatto sul patrimonio archeologico, amplifica problemi latenti per quanto riguarda l’efficacia dei diversi sistemi di tutela e il ruolo professionale dell’archeologo.
Il progetto europeo ACE – Archaeology in Contemporary Europe, ha analizzato nel suo percorso di ricerca le diverse esperienze compiute nel settore dell’archeologia preventiva dai diversi paesi europei.
Il convegno, organizzato da IBC ed INRAP, vent’anni dopo Malta e a quarant’anni dalla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, si propone un confronto fra alcune di queste esperienze, per verificare se e come, pur nella diversità dei contesti istituzionali e sociali, sia possibile trovare comuni strumenti per affrontare le nuove sfide che si pongono a chi si occupa della tutela e dello studio del patrimonio archeologico.
Nell'ambito del convegno sarà presentato un video realizzato dall'IBC con interviste al Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari, all'archeologa Anna Bondini e alla responsabile dei rapporti con i media, Carla Conti

Roma, 19 ottobre 2012
École Française de Rome
Piazza Navona 62

h 9
Catherine Virlouvet - EFR, Maria Pia Guermandi - IBC, Kai Salas Rossenbach - INRAP
Saluti e introduzione al Convegno

Francesco Bandarin – UNESCO
I programmi dell’Unesco in tema di protezione del patrimonio archeologico

Luigi Malnati – Direttore Generale delle Antichità, MiBAC
L’attività della Direzione Generale per le Antichità in materia di Archeologia Preventiva

h 10.45 Coffee break

h 11
Remo Bitelli, Romina Pirraglia, Andrea Santangelo - IBC
L’archeologia preventiva in Italia fra nuove sfide e vecchi problemi

Monique H. van den Dries - Faculty of Archaeology - Leiden University
Does The Netherlands look like Malta yet? An evaluation of the state of affairs twenty years after the signing of the European Convention on the Protection of the Archaeological Heritage

Harald Stäuble - Landesamt für Archäologie Sachsen
The many ways of german preventive archaeology with special consideration of the land Saxony

h 12.30 Pausa pranzo

h 13.30
Andreina Ricci – Università di Roma – Tor Vergata
Conservazione e trasformazione: le sfide di un’esperienza italiana

Stéphane Bourdin, Elisa Nicoud – École Française de Rome
La ricerca archeologica negli Istituti stranieri di Roma

Roger Thomas - English Heritage
Development-led archaeology in England today

Paolo Gull – ANA Associazione Nazionale Archeologi
Epica, etica, etnica, pathos. L’archeologia preventiva italiana sotto il tiro di vecchi e nuovi cecchini

Pascal Depaepe, Kai Salas Rossenbach - INRAP
L’archéologie préventive en France en 2012

h 16.00 Discussione

h 17.00 Conclusioni

Il convegno è organizzato da:
Istituto Beni culturali della Regione Emilia-Romagna
Institut National de Recherches Archéologiques Préventives

Con la collaborazione di:
École Française de Rome

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio dell’UNESCO
Il progetto ACE è finanziato con il sostegno della Commissione europea

Organizzazione Scientifica:
Maria Pia Guermandi – IBC
Kai Salas Rossenbach – INRAP
Segreteria:
Romina Pirraglia – IBC
tel. +39 0515276150
rpirraglia@regione.emilia-romagna.it
Andrea Santangelo – IBC
tel. +39 0515276164
asantangelo@regione.emilia-romagna.it
http://www.facebook.com/ProgettoACE.it

 


Twenty years after Malta: preventive archaeology in Europe and in Italy
Vingt ans après Malte: l’archéologie préventive en Europe et en Italie

Twenty years after the adoption of the European Convention on the Protection of the Archaeological Heritage (so-called Malta Convention), the role of preventive archaeology has been increasing in terms of methodological developments, knowledge of the past and with regard to the evolution of cultural heritage protection in legislations throughout Europe.
The severe recession that Europe is facing correlated with the large «relaunch» infrastructures contruction works across the Continent have a strong impact on cultural heritage and the archaeological profession. These phenomena amplify the primordial discussion on the efficiency of the different European systems of cultural heritage protection as well as on the changes in the role of professional archaeologists.
The European funded project ACE - Archaeology in Contemporary Europe, has carried out a survey of the different systems of regulating preventive archaeology across Europe.
The conference, organized by IBC and INRAP, twenty years after the Malta Convention and forty years after the UNESCO Convention concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage, propose a comparison between some of these experiences, to see if, and how, despite the diversity of institutional and social contexts, it is possible to find common tools to face the new challenges in front of those involved in the protection and study of the archaeological heritage.

Pagina a cura di Carla Conti