NUOVE INDAGINI SCIENTIFICHE SUGLI 'AMANTI DI MODENA':
METODOLOGIA E RISULTATI
incontro
Home - Mostre e appuntamenti - Archivio mostre - 20 ottobre 2019
 

Nell'estate 2009, durante gli scavi di una necropoli tardoantica-altomedievale in Via Ciro Menotti a Modena, furono rinvenuti due scheletri sepolti mano nella mano che proprio per questa peculiarità furono subito ribattezzati dai media gli “Amanti di Modena”.
Ora  una tecnica semplice e innovativa ha determinato che i due individuo erano entrambi di sesso maschile. Per parlare di questa interessante scoperta scientifica Soprintendenza e Musei di Modena propongono un incontro con ricercatori ed esperti

Tomba a doppia sepoltura in fossa terragna (V-VI secolo). L'uomo e la donna presentano le mani intrecciateNuove indagini scientifiche sugli 'Amanti di Modena': metodologie e risultati

Domenica 20 ottobre 2019, ore 17

Museo Civico Archeologico
Musei Civici, Palazzo dei Musei
Largo Porta Sant'Agostino, 337
Modena
tel. 059 2033125 - musei.civici@comune.modena.itwww.museicivicimodena.it

Le nuove frontiere del metodo alternativo al DNA, permettono di determinare il sesso di un individuo tramite le proteine contenute nello smalto dentale.
La metodologia è stata applicata per la prima volta ai due scheletri rinvenuti nel 2009 a Modena in viale Ciro Menotti, sepolti mano nella mano e rivelatisi entrambi maschili.
Per illustrare la nuova tecnica e gli studi compiuti da UniMORE e UniBO i Musei Civici di Modena e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara propongono un incontro con archeologi, ricercatori e docenti.
Partecipano:
Federico Lugli e Giulia di Rocco, Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Modena e Reggio Emilia
Antonino Vazzana e Stefano Benazzi, Laboratorio di Osteoarcheologia e Paleoantropologia, Dipartimento di Beni Culturali, dell'Università di Bologna
Cinzia Cavallari, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

ingresso libero


Pagina a cura di Carla Conti