luglio d'autore al museo e nella città etrusca di Marzabotto
dal 7 al 28 luglio 2011
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Comunicato stampa

Regione Emilia-Romagna, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Marzabotto, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Fondazione del Monte e Parco Storico di Monte Sole

promuovono

sere d'estate al parco archeologico
II festival della commedia antica

Marzabotto (BO)
Museo Etrusco "Pompeo Aria", parco archeologico e necropoli est  della città Etrusca
Via Porrettana Sud n. 13

Letture colte, musica, teatro e appuntamenti gastronomici
dal 7 al 28 luglio 2011

7 luglio 2011 Cassandra
9 luglio 2011 Le Nuvole
12 luglio 2011 Il Centauro
15 - 22 - 28 luglio 2011 L’etrusco uccide ancora…: invito a cena con delitto
16 luglio 2011 Il Ciclope
25 luglio 2011 Edipo o della colpa
27 luglio 2011 La caduta di Costantinopoli

Teatro e Concerti
• Giovedì 7 luglio, ore 21: Cassandra (teatro, danza)
• Sabato 9 luglio, ore 21: Le Nuvole (concerto alla necropoli)
• Sabato 16 luglio, ore 21: Il Ciclope (teatro)
• Venerdì 15 luglio,  Venerdì 22 luglio e Giovedì 28 luglio, ore 21:  L'Etrusco uccide ancora... invito a cena con delitto (Visita guidata e cena all’etrusca con giallo)

Reading al tramonto con aperitivo (in collaborazione con Comune di Vergato)
• Martedì 12 luglio, ore 19.30: Il Centauro di Josè Saramago
• Mercoledì 27 luglio, ore 19.30: La caduta di Costantinopoli. Le cronache dei testimoni oculari

Per informazioni e prenotazioni:
Biblioteca Tel. 051 932907 (mattina: lun, merc, ven, sab; pomeriggio: mart, giov. - e-mail: biblio@comune.marzabotto.bo.it )
URP Tel. 051 6780511 tutte le mattine  - www.comune.marzabotto.bo.it

In occasione del II Festival della commedia antica, il biglietto degli spettacoli darà diritto all'ingresso gratuito al museo e alla zona archeologica, eccezionalmente aperti fino alle ore 21


Il Comune di Marzabotto, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Parco Storico di Monte Sole e il sostegno di Fondazione del Monte, organizza all’interno del Museo Nazionale Etrusco e del Parco Archeologico di Marzabotto il

II° FESTIVAL DELLA COMMEDIA ANTICA

cornice ideale per rappresentazioni di teatro classico, che ospita ogni estate dalla fine degli anni novanta.
Sulla scia di un gradimento in continua ascesa, dall’anno scorso l’area archeologica di Marzabotto è la location del Festival della Commedia Antica, che in questa seconda edizione, grazie all’ulteriore contributo di Regione e Fondazione del Monte, può vantare un programma ancora più ricco e vario di quello del 2010 che pure aveva ottenuto grande successo di pubblico e di stampa.

Nove gli appuntamenti in programma, in cui si alterneranno musica, teatro, danza, reading e tre divertenti serate con Giorgio Comaschi (15-22-28 luglio) che ha creato espressamente un “invito a cena con delitto” dedicato al Museo e al mondo etrusco. Tre ristoratori del territorio si alterneranno per realizzare la cena “etrusca”.
Le collaborazioni strette con Teatri di Pietra e Teatro dei Due Mari consentono di far giungere a Marzabotto spettacoli prodotti per i teatri antichi del circuito teatrale dell’Italia centro-meridionale:
Cassandra da Seneca, Eschilo, Euripide, con Elisabetta Pozzi e Hal Yamanouchi (7 luglio)
Il Ciclope di Euripide con Vito Cesaro, Antonino Miele e Luciana Turina (16 luglio)
Edipo o della colpa da Sofocle e Seneca con Paola Gassman e Edoardo Siravo (25 luglio)
Il 9 luglio si terrà poi nella necropoli est della città etrusca un concerto della Banda Bignardi e trio Flexus dedicato all’album “Le Nuvole” di Fabrizio De André che prende spunto da Aristofane e dalla sua polemica contro la sofistica.
Il programma è completato da due reading al tramonto, accompagnati dal fresco della sera e dal piacere di un happy hour, che fanno parte di INFRASUONI, rassegna estiva realizzata da molti anni in collaborazione con il Comune di Vergato:
il 12 luglio Vittorio Franceschi leggerà Centauro di Josè Saramago
il 27 luglio quattro giovani attori diplomati alla Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna, accompagnati dal sax di Claudio Carboni e dagli strumenti medievali e orientali di alcuni componenti del gruppo Musica Officinalis, leggeranno le cronache della Caduta di Costantinopoli lasciate da tre testimoni del grande assedio e della spaventosa strage del 1453: un turco, un mercante veneziano e un russo cristiano, che ovviamente rappresentano visioni e versioni del tutto opposte

L’intento dei promotori è molteplice. In primo luogo, far conoscere sempre più e meglio un sito archeologico di straordinaria importanza scientifica e di suggestiva bellezza, forse l’unico punto del fondovalle il cui paesaggio naturale appare intatto fra la piana, il fiume e i rilievi di Monte Sole. In secondo luogo portare nella nostra regione, ma si potrebbe quasi dire nell’Italia settentrionale, gli spettacoli prodotti e diffusi in genere nei siti archeologici della Magna Grecia e pensati per la rappresentazione all’aperto. E infine contribuire a diffondere e rafforzare l’amore per le letterature antiche (o per le loro re-interpretazioni) dimostrandone l’attualità, la vivezza, la sostanziale modernità dei temi.
“Con la seconda edizione del Festival della Commedia antica –così il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, arch. Carla Di Francesco- si rinnova un appuntamento di grande rilevanza culturale, che permette di coniugare le ragioni dello spettacolo, che di per sé favorisce l’incontro e lo scambio all’interno della comunità, con quelle della conoscenza del nostro più prezioso patrimonio culturale. In particolare, la possibilità di fruire di spettacoli teatrali nella suggestiva cornice dell’area archeologica di Marzabotto, che a tutt’oggi rappresenta uno dei più importanti e meglio conservati siti etruschi, mette in moto un produttivo scambio di conoscenze tra espressioni culturali assai diverse. L’alta qualità del risultato raggiunto, con un programma che per questa edizione si presenta particolarmente ricco di appuntamenti interessanti, è il frutto di una produttiva e felice sinergia tra le varie Istituzioni coinvolte nel progetto. Mi auguro per il futuro che ciò possa ripetersi anche altrove, nella direzione di una sempre maggiore collaborazione tra enti e per una compiuta valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale”.

"Le aree archeologiche dell’Emilia-Romagna hanno un legame molto stretto con l’attività teatrale -spiega Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici- e non solo perché, per esempio, il grande commediografo latino Tito Maccio Plauto nacque a Sarsina verso il 254 a.C. In effetti la commedia doveva essere una caratteristica della penisola italiana già nell’antichità, se Aristotele nella Poetica ci testimonia che, fin dal VI secolo a.C., la commedia siracusana precedette ed ispirò addirittura quella attica. Così la valorizzazione per mezzo di attività teatrali di aree archeologiche affidate alla Soprintendenza, a Veleia come a Marzabotto, appare particolarmente appropriata.
Phersu danzante dalla “Tomba degli Auguri” di Tarquinia, circa 530 a.C.Per quanto concerne Marzabotto, nello specifico, si possono individuare anche ulteriori e peculiari motivi: unica città etrusca interamente visitabile a nord degli Appennini, fondata nella seconda metà del VI secolo a.C., più o meno in contemporanea con l’arrivo del mitico Tespi con il suo famosissimo carro dall’Icaria ad Atene, Marzabotto nelle porzioni già scavate non ci consente ancora di individuare un originario edificio per attività teatrali ma ci rimanda per molti aspetti alla proiezione verso il mondo greco -e ateniese in particolare- della civiltà etrusca, cui possiamo del resto attribuire con certezza (grazie alle pitture tombali, soprattutto tarquiniesi) fin dalla seconda metà del VI secolo la figura ed il ruolo di probabili attori mascherati (phersu), che daranno il nome alle maschere latine (personae) ed alle parole italiane per “persona” e “personaggio”.
Anche dunque in considerazione di ciò, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna è particolarmente lieta di unirsi alla Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici nell’esprimere il più vivo compiacimento per il fatto che il rinnovato appuntamento con quella che è già la seconda edizione del Festival della Commedia Antica possa definire la conferma di un momento ormai ricorrente, diventato così un punto fisso nel panorama culturale emiliano. L’originalissima cornice ambientale ed archeologica dell’antica città di Kainua/Marzabotto rappresenta di certo un eccezionale valore aggiunto per gustare con imprevedibili suggestioni e particolare intensità ed emozione il ricco ed impegnativo programma di spettacoli previsto. Per l’occasione l’area archeologica stessa resterà aperta e visitabile fino alle 21, sempre con accesso gratuito in coincidenza con le manifestazioni previste nel programma.
Il ringraziamento più sincero -conclude Gambari- va naturalmente a tutti quanti hanno reso e renderanno possibile questa straordinaria iniziativa, a partire dal Comune di Marzabotto, che ne è stato il fondamentale ideatore e promotore, in particolare nella persona del Vicesindaco Prof.ssa Simonetta Monesi, per comprendere la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna, il Parco Storico di Monte Sole e la Fondazione del Monte, che ha assicurato con grande sensibilità un fondamentale contributo economico, oltre agli attori, ai volontari ed al personale della Soprintendenza addetto all’ambito tecnico-scientifico, alla comunicazione ed all’accoglienza"


Giovedi 7 ore 21.00
teatro danza

Cassandra
Parco Archeologico
Mistras/Mda novità assoluta
da Seneca, Eschilo, Euripide, Baudrillard
e il contributo di Massimo Fini
drammaturgia Pozzi - Gatti
musica originale Daniele D’Angelo
con Elisabetta Pozzi e Hal Yamanouchi,
danza Carlotta Bruni, Rosa Merlino, Martina Armaro

Un nuovo lavoro dedicato ad una figura tra le più fragili tra le eroine classiche, con la straordinaria Elisabetta Pozzi come protagonista di una drammaturgia ricca di suggestione ispirata a Eschilo, Euripide, Seneca, Baudrillard, Omero.
La messa in scena si caratterizza per l’uso di diversi codici espressivi, la musica, la danza e la parola.
Attraverso il mito di Cassandra si giunge all’idea di una consapevolezza in cui la tragedia non è quanto avviene, ma l’ “impotenza” a comunicarlo. Profetessa inascoltata, ancora bambina, alla nascita di Paride predisse il suo ruolo di distruttore della città. A questa profezia non credettero i genitori, Priamo ed Ecuba, ma venne confermata da Esaco, interprete di sogni, che consigliò ai sovrani di esporre il piccolo sul monte Ida. Paride però si salvò e quando divenne adulto tornò a Troia per partecipare ai giochi. Cassandra lo riconobbe durante la competizione e chiese al padre e ai fratelli di ucciderlo, scatenando la reazione contraria e facendo ritornare il giovane Paride al suo rango originale di principe. Cassandra profetizzò poi sciagure quando il fratello partì per raggiungere Sparta, predicendo il rapimento di Elena e la successiva caduta di Troia. Ritenuta una delle più belle fra le figlie di Priamo ebbe diversi pretendenti. Quando il cavallo di legno fu introdotto in città, rivelò a tutti che al suo interno vi erano soldati greci, ma rimase inascoltata. Solo Laocoonte credette alle sue parole e si unì alla sua protesta, venendo per questo punito dal dio Poseidone, che lo fece uccidere da due serpenti marini assieme ai figli.

info e prenotazioni 051 932907 - 051 6780511
ingresso: € 12,00  ridotto € 8,00


sabato 9 ore 21.00
Le Nuvole
con Banda Bignardi e Trio Flexus
Concerto alla Necropoli
a cura della Associazione Culturale Le Nuvole

Le Nuvole, per l’aristocratico Aristofane, erano quei cattivi consiglieri che insegnavano ai giovani a contestare; in particolare Aristofane ce l’aveva con i sofisti che indicavano alle nuove generazioni un atteggiamento mentale innovativo e provocatorio nei confronti del governo conservatore dell’Atene di quei tempi. Le Nuvole di De Andrè sono filtri che ci impediscono di guardare verso l’alto: De Andrè ce l’ha con il popolo borghese che rinuncia alla libertà preferendo accettare la dipendenza dalle Nuvole che danno acqua, ma che oscurano il sole.
Il concerto vede per la prima volta dal vivo sullo stesso palco la Banda di Monzuno e il gruppo Flexus in un vero e proprio viaggio fra le radici musicali della produzione di De Andrè e la sua ispirazione.

info e prevendita 051 6758409
ingresso: € 12,00  ridotto € 8,00


martedi 12 ore 19.30
reading al tramonto con aperitivo
Il Centauro
di Josè Saramago
Parco Archeologico

Quando si dice che la storia è senza tempo, si sbaglia.
Perché un tempo esiste, ed è il passato, solo il passato.
Non c’è il presente. Noi, all’eterna domanda su cos’è il presente rispondiamo: il momento in cui viviamo.
Ma quando lo domandiamo, questo momento è già passato. Il presente per me è la schiuma che arriva alla spiaggia sulla cresta dell’onda, il passato è tutto il mare che muove quell’onda.
José Saramago

Vittorio Franceschi legge
“CENTAURO”
di José Saramago
(Premio Nobel per la Letteratura 1998)

Chi è il centauro sopravvissuto ai millenni e al suo stesso mito? Chi è l’uomo a metà che per essere intero deve rassegnarsi a morire? E chi è l’animale a metà che con la sua forza disperata lo porta fino all’ultimo strapiombo e morendo con lui gli consente di realizzarsi, di “essere uno” e di vedere finalmente il cielo e le nuvole? C’è molto mistero in questo superbo racconto di José Saramago. E c’è qualcosa di noi tutti, perennemente divisi, perennemente “fuori luogo” in ogni luogo, perennemente “fuori tempo” in ogni tempo. E sempre in fuga da qualcosa che crediamo sia alle nostre spalle e invece ci è di fronte, implacabile.
“E vide che gli dèi si avvicinavano”.
Vittorio Franceschi

Infrasuoni, in collaborazione con Comune di Vergato
aperitivo al fresco del tramonto
info: 051 6746725 - 051 932907 - www.infrasuoni.com


sabato 16 ore 21.00
teatro
Il Ciclope
di Euripide
Parco Archeologico
Antonio De Curtis ente di formazione culturale
Vito Cesaro,  Antonino Miele
Con la partecipazione straordinaria di Luciana Turina
Traduzione e drammaturgia Filippo Amoroso
adattamento di Vito Cesaro e Antonino Miele
Con Massimo Pagano e Eduardo Di Lorenzo
Musiche Massimo Pagano e Marco Colella
Coreografie Filomena Domini
Scene e Costumi Luca De Nicola
Adattamento e Regia Cesaro & Miele
PRIMA NAZIONALE

Il ciclope è un dramma satiresco del drammaturgo greco Euripide. Odisseo (Ulisse) che arriva al paese dei Ciclopi (la Sicilia), incontra Sileno (capo di un gruppo di satiri che sono stati catturati e resi schiavi dal Ciclope), e gli offre di scambiare il proprio vino con del cibo. Essendo un servo di Dioniso, Sileno non sa resistere alla tentazione di farsi dare il vino, ma lo scambia con cibo non suo, bensì del Ciclope. Quest’ultimo poco dopo arriva, e Sileno, per giustificare la mancanza del cibo, accusa Odisseo di averlo sottratto di nascosto. Ne nasce una discussione, ma il Ciclope, poco interessato alla diatriba, porta Odisseo e alcuni uomini dell’equipaggio nella sua grotta con l’intento di divorarli….. In linea con il tono parodistico tipico dei drammi satireschi, il Ciclope di Euripide è assai diverso dal Ciclope di Omero: non è più un essere mostruoso, primitivo, privo di qualsiasi scrupolo morale e a cui è ignota qualsiasi forma di progresso, ma è ormai un essere civilizzato che, pur vivendo ai margini della società, non ha nulla di bestiale. Insomma non rappresenta più la selvaggia bestialità del Ciclope dell’Odissea, ma una sua forma più moderna e più cittadina, sorprese escluse!

info e prenotazioni 051 932907 - 051 6780511
ingresso: € 12,00  ridotto € 8,00


venerdi 15 luglio ore 20
venerdi 22 luglio  ore 20
giovedi 28 luglio  ore 20

L’etrusco uccide ancora…: invito a cena con delitto
Visita guidata e cena all’etrusca con giallo
Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”
con:
Giorgio Comaschi,
Cristina Chinaglia, Silvano Cavallina
e la partecipazione del direttore del Museo Nazionale Etrusco
Paola Desantis
testo di Giovanni Gotti

Sbalorditiva serata al Museo: il pubblico verrà accompagnato dalla direttrice  Paola Desantis, in una visita guidata storico scientifica.
Al termine del percorso gusterà una piacevole cena ispirata alla storia etrusca, a cura dei ristoratori del territorio.
Ma… durante la cena Giorgio Comaschi e i suoi attori della Ditta del Giallo daranno vita a una famiglia etrusca, uscita dalla necropoli, per sconfessare gli etruscologi e coinvolgere tutti in un grottesco delitto che viene da tanto tanto lontano….

Venerdi 15 con la Trattoria Enoteca Barsotti
prenotazioni 051 6787003 - 347 8606747

Venerdi 22 con la Trattoria al Bongusto
prenotazioni 051 931406 - 347 4196123

Giovedi 28 con l’Osteria di Marzabotto di Gamberi Andrea
prenotazioni 051 931476 - 335 1450132

Cena con visita e spettacolo a € 27


Lunedì 25 ore 21.00
teatro
Edipo o della colpa da Sofocle a Seneca
Parco Archeologico
Argot produzioni - Teatro dei Due Mari
Paola Gassman, Edoardo Siravo, con la partecipazione di Luciano Virgilio
regia Maurizio Panici
elementi scenici Michele Ciacciofera
costumi Marina Luxardo
musiche Stefano Saletti
con Renato Campese - Maurizio Panici - Riccardo Zini - Anna Paola Vellaccio - Elvira Berarducci

Edipo, un uomo che ricerca ostinatamente, fino all’ultimo, una verità. Una verità - per quanto dolorosa, intuita e sofferta - inseguita con quella feroce determinazione che lo conduce ad un gesto estremo che segna tutta la sua stirpe. Il cammino doloroso di Edipo rispecchia il percorso che ogni uomo compie per conquistare la propria maturità, raggiungendo la consapevolezza del suo essere estremamente vulnerabile e soggetto alle onde del destino, che come un mare in tempesta gli si avventa contro. Pur nella sua totale innocenza, Edipo non potrà evitare il compiersi del tragico destino dal quale tutti hanno cercato di allontanarlo. Ma è solo attraverso il suo tormentato viaggio che egli potrà conoscere la fatica del vivere e del diventare adulto, attraversare quella porta che consente ad ogni uomo l’ingresso nella socialità, appropriandosi dei segni che costituiscono il linguaggio. Edipo è tutti noi, con le nostre paure, il nostro desiderio di sapere e la voglia di vivere, sempre in equilibrio precario tra la consapevolezza di sé e la disperata ricerca di un briciolo di felicità. Una felicità molte volte sacrilega e proprio per questo temuta. In questo particolare allestimento scenico, Edipo è ricollocato al centro di una società che cerca di difenderlo dal suo stesso desiderio di conoscenza, in uno spazio sacrale destinato ad accogliere le profezie e le successive rivelazioni di Tiresia, che condurranno il protagonista a scegliere l’esilio e la cecità. Uno spazio dai segni forti, che costituiscono un labirinto, attraverso cui Edipo dovrà orientarsi per trovare finalmente la via della sua stessa esistenza. Le musiche di Stefano Saletti imprimono al racconto un ritmo serrato che non lascia respirare lo spettatore, incalzando la ricerca del protagonista, come in un moderno giallo psicologico

info e prenotazioni 051 932907 - 051 6780511
ingresso: € 12,00  ridotto € 8,00


mercoledì 27 ore 19.30
reading al tramonto con aperitivo
La caduta di Costantinopoli
Le cronache dei testimoni oculari
Parco Archeologico

Le cronache lasciate da alcuni testimoni - un russo cristiano, un turco e un mercante veneziano - del grande assedio e della presa della capitale bizantina

con Roberto Carruba, Davide Dolores, Lucia Mazzotta e Lorenzo Mercante – attori diplomati alla Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna
Claudio Carboni (sax)
e alcuni componenti di Musica Officinalis, un’originale formazione di musicisti che esplora e fonde la musica antica e la musica dei popoli:
Gabriele Bonvicini (ghironda, yckelharpa, saz, bouzouki, voce)
Igor Niego (kaval, gaida bulgara, gaita gallega, flauti dolci, chalumeau, clarinetto, darbouka, zarb,
duf, riqq, tamburello, tammorra)
Massimo La Zazzera (flauti dolci, chalumeau, bansuri, cialamello, duduk, cornamuse, bouzouki, voce)

La caduta di Costantinopoli è uno degli eventi che scandiscono in modo leggendario e definitivo la storia universale: nel 1453, dopo un assedio durato due mesi (da marzo a maggio), scontri navali, bombardamenti, battaglie terrestri, la città cade nelle mani dei Turchi guidati dal sultano Mehmed.
Sullo sfondo, intrighi di politica internazionale, profezie secolari, prodigi, eroismi e immani violenze.
Le cronache che i contemporanei hanno lasciato dipingono un affresco ricco e attualissimo dei meccanismi della guerra e della conquista, attraverso la discordanza delle versioni, le differenti ideologie, le inconciliabili distanze di interpretazione.

Infrasuoni in collaborazione con Comune di Vergato
aperitivo al fresco del tramonto
info: 051 6746725 - 051 932907 - www.infrasuoni.com


Promosso da:

Regione Emilia-Romagna, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Marzabotto, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Fondazione del Monte e Parco Storico di Monte Sole

Quando: date varie da giovedì 7 a giovedì 28 luglio 2011
Città: Marzabotto
Luogo: Parco archeologico, necropoli est e Museo Nazionale dell'antica città Etrusca
Indirizzo: Via Porrettana Sud n. 13
Provincia: Bologna
Regione: Emilia-Romagna
Informazioni: Biblioteca di Marzabotto Tel. 051 932907 (mattina: lun, merc, ven, sab; pomeriggio: mart, giov.)
e-mail: biblio@comune.marzabotto.bo.it
URP Tel. 051 6780511 tutte le mattine
www.comune.marzabotto.bo.it