“Nuovi
colori per Johann Sebastian Bach”
RAMIN BAHRAMI
Master Class di Pianoforte, 28 e 29 ottobre 2011
Concerto “Ninna nanna per… un Ambasciatore!”,
30 ottobre ore 11
J.S.Bach - Variazioni Goldberg BWV 988 - Ramin Bahrami pianoforte e Sandro
Cappelletto narratore
Ferrara, Sala delle Carte geografiche
del Palazzo di Ludovico il Moro,
sede del Museo Archeologico Nazionale
Via XX settembre 122
ingresso € 4,00
Dopo Foligno, Ramin Bahrami, giovane pianista iraniano tra i più grandi
interpreti bachiani al mondo, porta al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
le Variazioni Goldberg, monumento classico di tutti i tempi, in un
racconto-concerto ideato e scritto dal musicologo Sandro Cappelletto, nella
veste di narratore.
Grande è a Ferrara l'attesa per Ramin Bahrami, interprete che sta conquistando
ovunque premi e riconoscimenti di critica e di pubblico; un vero talento che,
dopo la fuga dall'Iran appena dodicenne per motivi politici, ha trovato rifugio
in Italia dove ha studiato pianoforte diplomandosi al Conservatorio “Giuseppe
Verdi” di Milano con Piero Rattalino.
Il suo nome è spesso accostato a quello di un gigante quale Glenn Gould, di cui
non solo è considerato l'erede ma che ha anche segnato il suo amore per Bach.
Un amore rafforzato dalle ultime parole lasciategli dal padre, imprigionato dal
regime, in punto di morte, quando Bahrami aveva solo 14 anni: "frequenta
Bach, non ti lascerà mai solo".
E lui non l'ha lasciato, fino a raggiungerne le più alte vette interpretative.
L'Associazione Culturale Bal’danza e il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara sono onorati di ospitare per tre giorni Ramin Bahrami che, prima del concerto di domenica 30 Ottobre (ore 11), guiderà per due giorni, il 28 e 29, una Master Class per giovani pianisti
Venerdì 28 ottobre (dalle 15.30 alle 18.30) Master Class di Pianoforte
Sabato 29 ottobre (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18) Master Class di
Pianoforte
Domenica 30 ottobre (ore 11) concerto "“Ninna nanna per… un Ambasciatore!”,
Johann Sebastian Bach - Variazioni Goldberg BWV 988, con Ramin Bahrami al
pianoforte e Sandro Cappelletto narratore
Invitiamo tutti a seguire questi momenti, didattici e spettacolari insieme
J.S.Bach – Variazioni Goldberg BWV 988 - Ninna Nanna… per un Ambasciatore!
Quella notte a Lipsia, quando l’ambasciatore russo, malato di insonnia,
chiede a Bach di riuscire lì dove i medici hanno fallito. Farlo finalmente
dormire, donargli di nuovo il balsamo del riposo. Bach accetta la sfida, come
cinque anni prima, a Madrid, aveva fatto Carlo Broschi Farinelli con Filippo IV
di Borbone: lì la voce, qui il suono di un cembalo. Sempre, una ninna-nanna per
le orecchie di un nobile al quale l’assenza del sonno sta per far perdere la
ragione. Sarà la musica a salvarli, ma il genio non è soltanto un medico.
L’Aria iniziale, così calma, così ordinata, senza apparenti pretese -non farà
così anche Beethoven con le Variazioni Diabelli?- è la chiave d’ingresso alle 30
porte di un labirinto sempre eguale, sempre diverso. 27 volte sol maggiore, 3
volte sol minore. Variare poco per cambiare sempre. J.S.Bach aveva dichiarato le
sue intenzioni già nel titolo: “Aria con diverse variazioni per clavicembalo a
due registri”.
Di variazione in variazione, la ninna-nanna diventa un’enciclopedia della
musica, delle “forme” musicali del Settecento. E lui sa come tirarti dentro,
come non farti più uscire, come incantarti.
L’esecuzione integrale delle Goldberg -Johann Gottlieb Goldberg era il
sonnifero, pardon, il clavicembalista di fiducia dell’ambasciatore, ed è stato
lui ad avere per primo il folle piacere di suonarle, di battezzarle- è
intervallata da alcuni, brevi interventi di racconto.
Per entrare in quella corte, in quelle notti insonni, e sopratutto nella mente
di Bach, che trasforma una commissione perfino insultante -“Fammi dormire!”- in
un prodigio, che oggi ci fa piuttosto perdere che ritrovare il sonno.
Felicemente.
Ramin BAHRAMI (pianoforte)
Ramin Bahrami è ormai considerato internazionalmente tra i più interessanti
interpreti bachiani viventi. Nel maggio 2009 debutta alla Gewandhaus di Lipsia,
invitato da Riccardo Chailly a suonare con la Gewandhausorchester due dei più
celebri Concerti di Bach. La critica tedesca scriverà il giorno dopo: “un mago
del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di
affrontare Bach su una via veramente personale…”(Leipziger Volkszeitung). Altri
importanti appuntamenti riempiono l’agenda di Bahrami in tutta la stagione
2009/10: suona al festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, quindi in Finlandia
e Estonia con Andres Mustonen (con la Tallinn Chamber Orchestra nella Serata
d’apertura del Tallinn Baroque Music Festival) e in solo recital; in febbraio
debutta con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg e in marzo tiene un
applaudito tour con i Festival Strings Lucerne; in maggio un nuovo grande
successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, completando l’integrale
dei Concerti bachiani. Tra i prossimi appuntamenti, l’invito a importanti
festival pianistici europei (tra cui in Francia a la Roque d’Anthéron e a Uzés)
e in oriente (in Cina al Beijing Piano Festival). Il pianista iraniano, da parte
sua, sta portando sempre più in profondità l’originale unione tra il cesellato
lavoro interpretativo e la visione europea ma nello stesso tempo orientale della
monumentale opera pianistica di Johann Sebastian Bach, che lo caratterizza. Nel
2009 DECCA Universal pubblicava un box di 6 cd Ramin Bahrami plays Bach, con
tutte le registrazioni bachiane del pianista iraniano incise fino a quel momento
ed una selezione di esecuzioni dal vivo degli ultimi anni, e nel 2010
un’importante incisione delle Suites francesi. Prima di esse, le Variazioni
Goldberg, le 7 Partite e l’Arte della Fuga, pubblicate rispettivamente nel 2004,
2005 e 2007, lanciano Bahrami come caso discografico, e l’incisione dell’Arte
della Fuga sale in testa alle classifiche raggiungendo numeri di vendita
riservati ai dischi pop e rimanendovi per sette settimane; a ruota, DECCA
pubblicava nel 2008 l’album Concerto Italiano, con le opere di Bach dedicate
all’Italia (Concerto Italiano, Aria variata nella maniera italiana, Capriccio
sulla lontananza del fratello dilettissimo, Quattro Duetti, ecc.) e nel 2009 la
prima registrazione su strumento moderno delle Sonate bachiane, ricevendo ancora
una volta una calorosa accoglienza e grandi apprezzamenti da parte di critica e
pubblico. In sala da concerto, Bahrami si è esibito nelle sedi più prestigiose
del panorama musicale italiano. Ha tenuto tour importanti e suonato con grande
successo in sale come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di
Venezia e soprattutto l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove è apparso nella
prestigiosa rassegna “Solo Piano” accanto a Maurizio Pollini, Grigory Sokolov,
Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è
stato reinvitato a partecipare alla “Maratona Bach” accanto al violoncellista
Mario Brunello. In giugno 2008 la sua apparizione alla Wigmore Hall di Londra,
con una grande accoglienza del pubblico. Nella primavera 2009 ha presentato
l’Arte della Fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetto
Michelangeli” di Brescia e Bergamo, di cui è stato protagonista insieme ad altri
nomi celebri del pianoforte quali Andràs Schiff, Lang Lang, Angela Hewitt,
Grigory Sokolov, Alexander Lonquich. In settembre è stato invitato ad aprire la
Stagione autunnale di Bologna Festival “Il nuovo, l’antico” e a chiudere il
Festival Pergolesi Spontini a fianco del violoncellista Umberto Clerici, in un
programma dedicato alle Sonate per viola da gamba di Bach ed altri autori che
poi ha portato ad Asolo, Napoli, L’Aquila ed altre città italiane. Nato a
Teheran, Bahrami dopo la rivoluzione politica del suo Paese trova rifugio in
Italia, dove può studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia
Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule
für Musik di Stoccarda, e si perfeziona con Alexis Weissenberg, András Schiff,
Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri ha
contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica di Bach
attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il pimo debutto importante avviene
nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale che la città etnea gli
conferisce la cittadinanza onoraria. Da questo momento in poi, si susseguono le
esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali d’Italia, invitato da teatri
e stagioni importanti e da prestigiosi festival internazionali, ed un contratto
in esclusiva con DECCA Universal.
Nel gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di
Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale,
riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e
Pier Luigi Pizzi. “Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in
modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al
modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso, ma non l’ho domato; e spero
che continui ad essere com’è”. Piero Rattalino
Sandro CAPPELLETTO (narratore)
Scrittore e storico della musica, Sandro Cappelletto è nato a Venezia nella
seconda metà del Novecento. Laureato in Filosofia, ha studiato armonia e
composizione con il maestro Robert Mann. Tra le sue principali pubblicazioni, la
prima biografia critica di Carlo Broschi Farinelli (La voce perduta, EDT, 1995),
un’analisi della Turandot di Puccini (Gremese Editore, 1988), una biografia di
Beethoven (Newton Compton, 1986), un saggio su Gaetano Guadagni (Nuova Rivista
Musicale Italiana, 1993), un’inchiesta politica sugli enti lirici italiani (Farò
grande questo teatro!, EDT 1996). Esce nel 2006 Mozart – La notte delle
Dissonanze (EDT), libro dedicato al misterioso Adagio introduttivo del Quartetto
per archi K 465. E dal libro nasce , assieme al Quartetto Savinio, un fortunato
concerto-racconto. Per la Storia del teatro moderno e contemporaneo (Einaudi,
2001) ha scritto il saggio Inventare la scena: regia e teatro d’opera. Nel 2002,
con Pietro Bria, dà alle stampe Wagner o la musica degli affetti (Franco
Angeli), raccolta di riflessioni e interviste di Giuseppe Sinopoli, di cui nel
2006 cura Il mio Wagner – il racconto della Tetralogia, pubblicato
dall’Associazione degli Amici di Santa Cecilia e ripreso poi da Marsilio. Nel
2008 la Fondazione Perosi di Biella pubblica L’angelo del Tempo, volume dedicato
al Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen. Autore di programmi
radiofonici e televisivi per le frequenze Rai (crea nel 2001 la trasmissione di
Rai-Radio Tre La scena invisibile, realizza un film televisivo su Maurizio
Pollini), ha scritto numerosi testi teatrali (Quel delizioso orrore, Solo per
archi, L’avida sete) regolarmente rappresentati. I suoi libretti per il teatro
musicale sono nati dalla collaborazione con significativi compositori italiani:
Claudio Ambrosini (Big Bang Circus, Biennale Musica di Venezia 2002), Matteo
D’Amico (Patto di sangue, Maggio Musicale Fiorentino 2009), Luca Lombardi (Il re
nudo, Opera di Roma 2009).
Su invito di Giuseppe Sinopoli ha diretto il settore drammaturgia e didattica
del Teatro dell’Opera di Roma. Dal 2001 è membro della commissione artistica
della Scuola di Musica di Fiesole, nel 2005 assume la responsabilità del
Festival Giuseppe Sinopoli di Taormina.
Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, dal 2010 ne è direttore artistico.
Nel 2004 vince il Premio d’Arcangelo per la critica musicale indetto dal
festival di Martina Franca. Giornalista professionista, scrive per il quotidiano
La Stampa. Nel 2009 esce, per l’editore Giunti, il volume di racconti
Altravelocità – avventure di un viaggiatore in treno.
E’ direttore artistico della Filarmonica Romana
Ferrara, Museo Archeologico Nazionale
La Sala delle Carte Geografiche che ospita i concerti
Ancora una volta Bal’danza si adopera per esprimere concretamente uno degli scopi fondamentali della propria vocazione culturale: sostenere i giovani artisti affinché acquistino certezza e consapevolezza delle proprie capacità espressive, nella prospettiva del pieno raggiungimento della maturità umana e professionale.
Ferrara
da venerdì 28 a domenica 30 ottobre 2011
nella Sala delle Carte geografiche
del Palazzo di Ludovico il Moro
sede del Museo Archeologico Nazionale
in via XX settembre 122
ingresso € 4,00