NUOVE LUCI SU PALAZZO COSTABILI, DETTO DI LUDOVICO IL MORO
nella notte più lunga dell'anno si illuminano le facciate del Museo Archeologico Nazionale
inaugurazione
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Nuove luci sul Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

Inaugurazione dell'impianto di illuminazione delle facciate
venerdì 13 dicembre 2013
alle ore 18.30

FERRARA, Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre n. 122

Nella notte più lunga dell'anno si accendono le luci sulla facciata di uno dei palazzi rinascimentali più belli di Ferrara

Sarà inaugurato venerdì 13 dicembre 2013 (alle ore 18.30) il nuovo impianto di illuminazione delle facciate esterne di Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro, sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.
L’intervento di installazione dell’impianto è stato realizzato dall’Amministrazione comunale con fondi regionali del ‘Programma speciale d’area’ e con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Ferrara e Bologna e dello stesso Museo Archeologico.
All’appuntamento inaugurale intervengono la direttrice regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna Carla Di Francesco, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani,  il soprintendente per i Beni archeologici dell’Emilia-Romagna Filippo Maria Gambari e la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara Caterina Cornelio.

Seguirà un "caldo" brindisi offerto da Associazione PIV e Azienda vinicola Mariotti di Argenta

invito

I lavori sono stati eseguiti dalla ditta “T.E.A. S.n.c”. di Ferrara nel luglio 2013; l'allestimento è dell'azienda Zumtobel


NUOVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DELLE FACCIATE ESTERNE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI FERRARA
L’illuminazione delle facciate esterne del Museo di via XX Settembre è stata realizzata con le economie dei “Lavori di realizzazione di impianti di illuminazione artistica dei siti in Ferrara: A)Porta degli Angeli; B) Prospettiva di Corso Giovecca; C)Statue sul Ponte di San Giorgio; D) Facciata della Chiesa di San Cristoforo”, progetto nato con la volontà di dare risalto a elementi architettonici di particolare pregio della Città di Ferrara e finanziato con contributo della Regione Emilia Romagna, assegnato ai sensi della Legge Regionale n.40/98, nell’ambito del “Programma Speciale d’Area - Azioni per lo sviluppo urbanistico delle aree di eccellenza della città di Ferrara”.
L’importo per la realizzazione dell’impianto è stato pari a 34mila euro.
Lo sviluppo progettuale del nuovo impianto e la relativa scelta dei componenti da utilizzare si sono basati sulla necessità di realizzare un impianto in grado di valorizzare la configurazione storico - architettonica del complesso, nel rispetto comunque delle attuali leggi e norme in materia di pubblica illuminazione.
Particolare attenzione è stata posta anche al contenimento dei consumi, mediante l’utilizzo di apparecchiature di illuminazione con alte prestazioni illuminotecniche e di lampade ad alta resa cromatica.
Alla realizzazione dell’impianto hanno partecipato attivamente i tecnici della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ferrara e di Bologna, che hanno collaborato sia nella scelta delle soluzioni progettuali sia nelle operazioni di configurazione finale dell’impianto installato.
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta “T.E.A. S.n.c”. di Ferrara nello scorso mese di luglio.

CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
L’illuminazione delle facciate esterne del Museo Archeologico è stata realizzata con apparecchiature illuminanti di diversa tipologia, al fine di valorizzare i diversi elementi architettonici della struttura. Nel dettaglio:
- l’illuminazione dei porticati è stata realizzata con complessivi 21 proiettori a luce indiretta, con lampade a joduri metallici da 35W, che sono andati a sostituire i proiettori esistenti da 100W, ottenendo quindi, oltre ad un notevole miglioramento della qualità dell’illuminazione, un notevole risparmio energetico.
- l’illuminazione delle facciate storiche interne (Nord e Ovest) è stata realizzata con complessivi 6 proiettori con lampade a joduri metallici da 35W, dotati di lenti per il controllo dell’apertura del fascio luminoso, installate in punti nascosti al fine di ridurre al minimo l’impatto visivo;
- sempre restando alla parte interna del Museo, in corrispondenza del percorso di ingresso e delle porte di accesso alla biglietteria e agli uffici, sono stati previsti corpo illuminanti a parete, con lampade a led da 15W;
- il portone principale di accesso al Museo è stato illuminato con 3 faretti puntiformi con lampade a Led da 1W nella parte alta e con due proiettori a doppia emissione con led da 13W sui lati.
Oltre ai prospetti interni, in accordo con i tecnici della Soprintendenza, è stata realizzata l’illuminazione dei dettagli di maggior pregio sui prospetti esterni del Museo, sulle Vie XX settembre e Via Porta d’Amore.
- Con 3 faretti con lampade a joduri metallici da 35 W, installati in diversi punti sui fabbricati di Via XX Settembre di fronte al Museo, sono stati illuminati alcuni dettagli della facciata sulla Via XX Settembre, quali il balcone della parete più alta e la colonna in marmo bianco in angolo tra XX Settembre e Porta d’Amore. Sulla via Porta d’Amore è stata illuminata, con un unico faretto installato sul fianco della Chiesa, la pentafora presente al secondo piano del fabbricato.
A completamento dei lavori, al fine di uniformare gli impianti di illuminazione architettonica esistenti sulla Via XX Settembre con il nuovo impianto di illuminazione del Museo, è stato rifatto l’impianto di illuminazione della facciata della Chiesa di Santa Apollonia, prima illuminata con lampade al sodio a luce gialla. Il nuovo impianto è stato realizzato con n.3 proiettori con lampade a joduri metallici da 35W, posizionati sulla facciata del fabbricato di fronte alla Chiesa.
L’accensione delle lampade avviene automaticamente al tramonto, tramite interruttore astronomico, e lo spegnimento a mezzanotte, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale sull’inquinamento luminoso per gli impianti di illuminazione artistica.