Mostra di reperti archeologici del territorio di Castellarano |
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La mostra espone i reperti archeologici rinvenuti nel corso di un ventennio nel territorio di Castellarano e riferibili ad un arco temporale che, partendo dalla Preistoria, prosegue con gli Etruschi e i Romani per arrivare ai Longobardi.
Gli
scavi, effettuati in tempi diversi tra il 1958 e il 1978, hanno portato in luce
un sito epipaleolitico a Madonna di Campiano -alla periferia sud del paese-, un
abitato dell'età del bronzo a Castellarano -identificato come "terramara"
e da cui proviene il "ripostiglio" di metallurgo cioè un ammasso metallico
composto da pezzi di rame colato e arnesi di bronzo- e, sull'altura del
Castello, un abitato etrusco caratterizzato da un impianto urbano regolare e
pianificato. Proprio da qui viene l'iscrizione venarneś -graffita sul
fondo esterno di una ciotola databile al tardo V secolo a.C.- che indicando il
nome del suo proprietario, come usava a quei tempi, ci presenta l'etrusco
Venarne, il più antico cittadino di Castellarano.
Notevoli infine i rinvenimenti riferibili alla presenza nel territorio comunale dei Longobardi, attestati dalla scoperta di alcune necropoli ubicate essenzialmente sulle pendici delle colline che circondano Castellarano. La necropoli di Viale della Pace, scavata in modo sistematico in un'area piuttosto estesa tra il 1990 e il 1991, ha fornito in particolare importanti indicazioni sia sul modo in cui i longobardi seppellivano i propri defunti -confermando l'uso di deporre talvolta nella tomba oggetti personali o relativi all'abbigliamento- che sulla distribuzione delle sepolture all'interno della necropoli e la tipologia di sepolcro adottata. In occasione della Festa dell'Uva (dal 15 al 18 settembre) la mostra sarà eccezionalmente aperta anche nelle giornate di venerdì 16 e sabato 17 settembre dalle ore 19 alle ore 23 mentre domenica 18 settembre sarà visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 23
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