Bologna
Scavi archeologici in Sala Borsa
Piazza del Nettuno 3
Nuovo
allestimento didattico
degli scavi romani
inaugurazione 10 settembre 2011 ore 18
Interverrà Filippo Maria Gambari
Soprintendente per i Beni Archeologici
dell’Emilia-Romagna
Nell’ambito di Artelibro-Archeopolis, Biblioteca Salaborsa inaugura Salaborsa sotterranea, il nuovo allestimento didattico degli scavi romani curato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e realizzato con il supporto di: AIDDA Associazione Donne Dirigenti d’Azienda, Associazione amici ed amiche dei portici di Bologna, Associazione Artelibro, Fidapa, Mig Brandinelli, Soroptimist International Club di Bologna, Zonta Club di Bologna
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Gli scavi archeologici nella Piazza coperta
L'antica Felsina, di origine etrusca, raggiunse un vero assetto urbanistico
organico a partire dalla fondazione della romana Bononia, tra il II e il I sec.
a. C. La pianificazione urbanistica rispecchiava quella delle colonie
tardo-repubblicane, organizzate secondo uno schema geometrico di strade
incrociate ad angolo retto, modulo facilmente ripetibile per i futuri
ampliamenti.
La
pianta della città, simile ad un quadrato irregolare, era divisa da due
direttrici, che correvano da ovest a est lungo la via Emilia (via Rizzoli - via
Ugo Bassi) e da nord a sud lungo il cardo maximus, identificabile con le attuali
via Galliera - via Val d'Aposa.
La zona compresa fra il cardo e l'asse formato da via Indipendenza - via
D'Azeglio ebbe fin dalle origini una destinazione pubblica. Da quanto emerge
dagli scavi, il foro cittadino era situato nel punto di incontro fra cardo e
decumano, quindi nella parte di via Ugo Bassi compresa fra via Venezian e via
Oleari.
Gli scavi del 1989-90, effettuati davanti al Sacrario dei Caduti di piazza
Nettuno, hanno rivelato l'esistenza di un edificio destinato a funzioni
pubbliche, probabilmente sede di uffici amministrativi.
Sempre in prossimità dell'attuale torrione nord-orientale, in posizione più
interna, altri ruderi indicano la presenza di un secondo edificio monumentale,
con ogni probabilità la basilica civile della città romana. La stratificazione
emersa durante gli scavi degli anni Novanta ha permesso di datare al periodo
villanoviano i primi insediamenti abitativi.
Sopra questi, sono stati individuti altri strati risalenti al III e agli inizi
del II sec. a. C., che rivelano la presenza di edifici di modesta fattura,
traccia di un insediamento precoloniale.
Più consistenti sono i resti del II sec. a. C., con tracce evidenti di un
edificio suddiviso in più ambienti, con fondazioni in ciottoli di fiume. Alla
stessa epoca risalgono i tre pozzi per il prelievo dell'acqua di falda, quasi
allineati fra loro, realizzati con tecnica piuttosto arcaica, ed una struttura
fognaria.
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pagina a cura di Carla Conti