Convenzione fra Soprintendenza e Accademia delle Belle Arti di Bologna
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Progetto triennale 2012-2015 per il restauro e la valorizzazione dei manufatti lapidei conservati nella sede della Soprintendenza
Progetto triennale 2015-2018 per la manutenzione e il restauro conservativo dei pavimenti della Domus dei Mosaici di Claterna
Progetto triennale 2018-2021 per il restauro di monumenti lapidei conservati al Museo Civico Archeologico di Bologna

Alla fine del 2012, l'Accademia di Belle Arti di Bologna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna hanno attivato una convenzione quadro quinquennale finalizzata a una collaborazione scientifica e all'esecuzione di restauri.
Premesso che l’Accademia di Belle Arti di Bologna ha recentemente ottenuto di poter attivare un Corso quinquennale di diploma accademico di secondo livello in “Restauro”, abilitante alla professione di “Restauratore di beni culturali”, e che all’interno dei corsi sono previsti contatti diretti degli allievi con opere d’arte, esperienze e pratiche di cantiere, sotto la direzione tecnica degli insegnanti, l’Accademia di Bologna ha dato vita a una serie di collaborazioni con le varie Istituzioni pubbliche preposte alla tutela dei Beni Artistici e Culturali, tra cui la Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali di Bologna, la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Bologna, la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Parma e Piacenza, la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Urbino, il Comune di Modena, l’IBC dell’Emilia Romagna, alcuni Musei e collezioni d’arte locali.
Il progetto di collaborazione con la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna si inserisce a pieno titolo in questo percorso formativo e didattico dell’Accademia.
Il progetto di collaborazione potrà prevedere:
a) di sviluppare programmi di ricerca perseguenti obiettivi di comune interesse nei settori del restauro di manufatti archeologici e della documentazione ad essi relativa
b) di presentare progetti di ricerca o concentrare azioni dimostrative o predisporre interventi comuni al fine di beneficiare di finanziamenti da parte di organismi nazionali e internazionali;
c) di organizzare attività congiunte, seminariali e /o di aggiornamento;
d) di riconoscere la possibilità di accedere alle strutture degli Enti per svolgervi attività di ricerca e sperimentali da parte di personale strutturato nei rispettivi Enti.
Al fine di assicurare lo scambio di informazioni sulle attività espletate dai due contraenti vengono identificati come
I referenti delle attività previste dalla convenzione sono Antonella Pomicetti, già restauratrice della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, e il docente dell'Accademia di belle Arti, prof. Augusto Giuffredi; funzionaria archeologa Renata Curina
La convenzione ha durata quinquennale e sarà tacitamente rinnovata, salvo disdetta

Progetto triennale 2012-2015 per il restauro e la valorizzazione dei manufatti lapidei conservati nel cortile della sede della Soprintendenza
Nell'ambito della convenzione è stato subito attivato un progetto per l'intervento di restauro dei manufatti lapidei conservati all'interno del cortile di Palazzo Ancarano, a Bologna, sede della Soprintendenza
Con questo accordo la Soprintendenza affida all’Accademia l’incarico di restaurare i manufatti sotto il controllo dei propri restauratori e sulla base di precise metodologie preventivamente concordate.
Con questa collaborazione gli allievi del corso di restauro eseguiranno la manutenzione e il restauro dei manufatti in materiale lapideo, pertinenti a epoche diverse, attualmente custoditi all’interno del cortile di Palazzo Ancarano; i lavori potranno avvalersi anche della collaborazione di altri docenti dell’Accademia.
La convenzione ha una durata indicativa di anni 3; i lavori sono iniziati nell'aprile 2013 e la consegna del primo lotto è prevista entro la fine dell'attuale anno accademico.
L’attività di restauro consiste in una fase preliminare volta a definire le caratteristiche dei materiali, un’attenta valutazione e mappatura dello stato di degrado a seguito di indagini diagnostiche preliminari e in una successiva fase di progettazione dell'intervento cui farà seguito la fase esecutiva.
La collaborazione prevede che l’Accademia di Belle Arti di Bologna definisca e concordi con la Soprintendenza ciascuna delle fasi del progetto allegato procedendo, se necessario, alla realizzazione di campioni dimostrativi preliminari prima della fase esecutiva.

Progetto triennale 2015-2018 per la manutenzione e il restauro conservativo dei pavimenti della Domus dei Mosaici di Claterna nel Comune di Ozzano dell'Emilia (BO)
Nell'ambito della convenzione quinquennale con l'Accademia di Belle Arti di Bologna è stato attivato un progetto finalizzato alla conservazione dei pavimenti musivi presenti nella zona archeologica di Claterna.
I ragazzi del quarto anno del corso di Restauro, indirizzo materiali lapidei e derivati, seguiti dalla docente del corso di “Restauro dei mosaici e dei rivestimenti lapidei”, Mila Oliva, sotto la direzione prima dell'archeologa della soprintendenza Paola Desantis e successivamente dell'archeologa della Soprintendenza Renata Curina, a partire dal mese di maggio 2015 hanno iniziato i lavori di manutenzione e restauro conservativo dei pavimenti della Domus dei Mosaici di Claterna. I lavori sono stati seguiti sul campo dalla restauratrice della Soprintendenza Monica Zanardi

Allieve dell'Accademia intervengono sui mosaici di Claterna
Allieve dell'Accademia di Belle Arti di Bologna all'opera sui mosaici di Claterna

I primi interventi previsti sono la documentazione grafica e fotografica dell'area archeologica e la redazione di mappe tematiche relative alla conservazione. Dopo l'acquisizione di questi dati/documenti sarà predisposto un progetto preliminare cui faranno seguito le operazioni di manutenzione e restauro vere e proprie.

intervento di restauro sui mosaici della domus di Claterna  intervento di restauro sui mosaici della domus di Claterna

Allievi: Francesca Azolini, Sonia Cordiviola, Marta Maniero, Veronica Villa, Roberto Cavallo, Annachiara Bellini, Debora Zoboli, Federica Bruschi, Elisa Franceschi, Valentina Monai.

Progetto triennale 2018-2021 per il restauro di monumenti lapidei conservati al Museo Civico Archeologico di Bologna
Nell'ambito della convenzione stipulata tra l'Istituzione Bologna Musei, Comune di Bologna e l'Accademia di Belle Arti di Bologna è stato attivato nel novembre 2018 un progetto finalizzato al restauro di 11 manufatti conservati nella sezione lapidaria del MCA di Bologna
L'attività coinvolge una dozzina di studenti dell'Accademia iscritti al II e IV anno del corso PFP1 di "Restauro di materiali lapidei e derivati. Superfici decorate dell'architettura" e i lavori sono effettuati sotto la responsabilità tecnica dei docenti dell'Accademia prof. Augusto Giuffredi, coordinatore del corso, e prof.ssa Miriam Ricci, docente di "Restauro dei materiali lapidei 1".  L'alta sorveglianza dei lavori di restauro è affidata al funzionario restauratore e conservatore, Mauro Ricci, e al funzionario archeologo Tiziano Trocchi, entrambi della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. La referente per il Museo Civico Archeologico di Bologna è l'archeologa Marinella Marchesi

Una studentessa dell'Accademia di Belle Arti al lavoro su un cippo funerario
Allieva dell'Accademia al lavoro sull'esedra dal Muro del Reno

Gli interventi di pulitura e restauro interessano alcuni dei monumenti esposti nell'Atrio del Museo Archeologico, lungo il suo lato corto a destra dell'entrata, proprio alle spalle del celebre torso di Nerone. Le tipologie degli oggetti lapidei iscritti, che sono sia di provenienza collezionistica che di ritrovamento locale, sono tra le più diverse: ci sono tre urnette cinerarie da Roma, una stele a pseudoedicola da Santa Maria in Duno, parte dell'esedra di un edificio sepolcrale rinvenuta nel Muro del Reno, due cippi funerari (uno dei quali riscolpito con una figura di putto), un particolare rilievo egittizzante di provenienza ignota e un miliario da Bertalia, sul quale compaiono numerose iscrizioni, testimonianza di diversi reimpieghi.
A questi si aggiunge poi l'imponente miliario augusteo rinvenuto a Borgo Panigale e pertinente alla via Emilia, oggi conservato nel Cortile e particolarmente bisognoso di un' accurata pulizia.

Il docente Giuffredi coordina le operazioni di restauro del miliario
Il Prof. Giuffredi e alcune sue studentesse durante la pulitura del miliario di Augusto

Allievi del II° anno (docente Miriam Ricci): Maria Rosa Cietto, Clarissa Marchesini, Enrica Martinelli, Marta Mazzocchi, Marialuce Russo, Angelica Tramonte
Allievi del IV° anno (docente Augusto Giuffredi): Alessia Dutto, Sofia Gentile, Marika Giusti, Marica Sebastiana Rosa, Irene Ugolini

Rastauro di un'urnetta cineraria
Intervento di pulitura di una delle urne cinerarie in marmo di provenienza collezionistica

 

Informazioni di Renata Curina, Marinella Marchesi, Antonella Pomicetti, Mauro Ricci, Tiziano Trocchi, Monica Zanardi

pagina a cura di Carla Conti