Parma, 29/11/2005

Il Museo Archeologico Nazionale di Parma riapre al pubblico
dal 1 dicembre 2005

 

Direzione del Museo Archeologico Nazionale
di Parma

 


Dopo quattro mesi di chiusura, causata dalla gravissima carenza di personale di sorveglianza, dal 1 dicembre 2005 riapre al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Parma.
La riapertura è resa possibile grazie alla convenzione stipulata con l’associazione Auser di Parma  in virtù della quale due volontari affiancheranno quotidianamente il personale del museo nell’accoglienza al pubblico.
La collaborazione con Auser, per ora sperimentale, durerà fino alla fine di marzo ma sarà possibile prorogarla fino alla fine di giugno.
Dal 1 dicembre 2005 al 31 marzo 2006 l’orario di apertura del museo sarà il seguente:

dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13
domenica e festivi dalle 15 alle 18
giorni di chiusura 24, 25 e 26 dicembre 2005, 1 gennaio 2006
6 gennaio 2006 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18

Per le scolaresche ed i gruppi è obbligatoria la prenotazione, telefonando dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 ai numeri 0521.233718 – 0521.282787

Come è noto, nello scorso luglio l’interruzione del servizio civile sostitutivo della Leva, che per qualche anno aveva consentito di affiancare alcuni giovani obiettori al poco personale di vigilanza, aveva costretto ad interrompere l’apertura al pubblico. In questi mesi, consapevole del disagio che la chiusura portava alla città, la Direzione del museo ha cercato di continuare ad offrire un servizio, sia pur limitato, organizzando iniziative dedicate ai ragazzi dei centri estivi del Comune di Parma (in luglio ed agosto) e ai Centri Anziani di Parma, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale (nel mese di novembre).
La convenzione con Auser-Parma riapre ora le porte del museo e restituisce alla città il proprio patrimonio storico, rispondendo soprattutto alla forte domanda delle scuole. E’ questa infatti, da sempre, la fetta di pubblico più consistente del Museo, che con la chiusura ha visto fortemente compromessa la possibilità di qualificazione didattica sui temi della storia dell’antichità.
Per adesso si tratta di soli quattro mesi, durante i quali si dovrà verificare l’efficacia e la sostenibilità di questa iniziativa: rimangono infatti invariate le problematiche legate alla grave carenza di personale di vigilanza, poiché come è noto il personale volontario può solo appoggiare, ma non sostituire i custodi di ruolo, sui quali rimane la responsabilità della sicurezza del museo.
In ogni caso, la collaborazione tra Auser e Museo archeologico sembra indicare una nuova strada per la gestione di un bene pubblico, che comporta un sempre più forte coinvolgimento dei cittadini.

 

A cura della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Parma