Il recupero di due straordinari reperti di VII sec. a.C.
Home - Comunicati stampa - Contributo SBAER per cartella stampa (17 settembre 2009)

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Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna

Elmo Illirico databile tra la fine del VII e la prima metà del VI sec.a.C.
Relazione di Donato Labate, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
donato.labate@beniculturali.it

Il manufatto è alto 28 cm e largo 19 cm. L’elmo è in lamina di bronzo fusa e lavorata a martello, con calotta sferica distinta alla sua base da una leggera carenatura; alla sommità della calotta è presente una doppia cresta a rilievo affiancata da costolature per l’applicazione del cimiero. L’elmo presenta inoltre una tripla costolatura a rilievo sulla fronte, due paraguance (paragnatidi) angolari e appuntiti verso il vertice inferiore, e il paranuca estroflesso con stretta tesa orizzontale. I margini della calotta, dei paraguance e del paranuca sono rivestiti da rinforzi decorativi composti da una fila di rivetti circolari.
La datazione è compresa tra la fine del VII e la prima metà del VI a.C.
Si ignora il luogo di provenienza del reperto che risulta acquistato nel 2005 da un antiquario modenese presso una casa d’aste tedesca. L’elmo apparteneva alla Collezione di armi e armatura antiche di Alex Guttman di Monaco.
Pur in mancanza di dati più puntuali su ritrovamento e provenienza, gli archeologi che hanno visionato il reperto ne hanno immediatamente riconosciuto l’elevato valore di testimonianza di questo tipo di produzione: in virtù del suo importante interesse archeologico, l’elmo è stato pertanto vincolato, su proposta della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, nel gennaio 2006.
Quando l’antiquario, come previsto dalla legge, ha comunicato alla Soprintendenza l’intenzione di vendere il reperto a un collezionista privato, la soprintendenza ha esercitato il diritto di prelazione (23 novembre 2007), cui ha fatto seguito nel giugno 2008 l’acquisizione definitiva da parte dello Stato.
Il reperto, di probabile produzione illirica e riferibile al tipo II degli elmi illirici, è diffuso, oltre che nel luogo di produzione, prevalentemente in Grecia e nei paesi dell’Adriatico orientale.
L’elmo di tipo più recente (tipo III) è documentato anche in Italia, in Abruzzo ed in Sicilia (cfr. per la tipologia e la diffusione degli elmi illirici il catalogo Antike Helme. Handbuch mit katalog edito da Römisch-Germanisches Zentralmuseum, Mainz 1988)
Il manufatto costituisce una testimonianza rappresentativa della produzione e dei tipi di armamento diffusi in area illirica e greco-adriatica.