Copparo - Trovate tre tombe nobiliari nella Chiesa di Sant'Andrea Apostolo a Fossalta
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Ufficio stampa SBAER
30 gennaio 2013

Copparo (FE). Chiesa di Sant’Andrea  -  Via Argine Volano, frazione Fossalta

mercoledì 6 febbraio 2013, ore 21

Presentazione della nuova pavimentazione della navata e delle tombe antiche venute in luce durante i lavori

Le tre lapidi nobiliari riemerse dal pavimento della Chiasa di Sant'AndreaSi tratta di due ossari e due sepolture chiuse da pregevoli lastre di marmo, con stemmi nobiliari ed epigrafi, datate 1600 e 1753

Durante il rifacimento della pavimentazione dell’unica navata della piccola chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Fossalta, frazione del comune di Copparo (Ferrara), sono riemerse due antiche sepolture nobiliari e due ossari, ora integrati e lasciati a vista nel nuovo pavimento.
Mercoledì 6 febbraio, alle ore 21, rappresentanti del Comune e degli enti coinvolti presenteranno il risultato dei lavori nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo, con proiezione di un breve filmato che documenta il ritrovamento.

Saranno presenti
Nicola Rossi, Sindaco di Copparo
Marco Mazzali, Vicesindaco di Copparo
Martina Berneschi, Assessore all'Associazionismo e Volontariato, Sport, Politiche Giovanili, Pari Opportunità
Barbara Pazi, Architetto incaricato dei lavori
Gabriele Pivari, Architetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici
Mario Cesarano, Archeologo della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
Alain Rosa, Assistente tecnico della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna

I lavori, seguiti dall’architetto Barbara Pazi, hanno richiesto l’intervento sia della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna (archeologo Mario Cesarano, assistente tecnico Alain Rosa) che della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forlì Cesena e Rimini (architetto Gabriele Pivari).
Le operazioni di scavo, coordinate da Rosa ed eseguite con l’aiuto dei volontari del’Avip locale e dei parrocchiani, hanno messo in luce due sepolture chiuse da lastre di marmo di particolare pregio, recanti stemmi nobiliari e informazioni utili a datare le sepolture al XVII e al XVIII sec.
I lavori hanno consentito di acquisire dati estremamente interessanti relativi all’impianto post-medievale della chiesa. Rimossa la pavimentazione realizzata nel 1902, oltre alle lastre tombali, è venuto alla luce un muro parallelo alla navata, con ossuari e sepolture a piccole volte realizzate in mattoni.
Non avendo trovato elementi certi per datare il muro o gli ossuari, rimane valido quale terminus ante quem la data dell’anno 1600 (M.D.C.), incisa su una delle lastre di marmo.