Scoprire Claterna: un progetto archeologico per la città sepolta
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Ufficio stampa SBAER
13 ottobre 2010

Veduta della nuova copertura della domus dei mosaici di Claterna (Ozzano dell'Emilia, località Maggio)incontro di studi
venerdì 15 ottobre 2010, ore 15
Museo Civico Archeologico
Via de' Musei n. 8, Bologna

Il territorio di Ozzano dell’Emilia cela una delle più interessanti realtà archeologiche della regione. Ai due lati della via Emilia, nell’area compresa tra l’abitato di Maggio e il torrente Quaderna, si stendono i resti dell’antica città romana di Claterna.
Con questo incontro di studi archeologi, restauratori e progettisti fanno il punto sulla storia degli scavi dall’Ottocento ai giorni nostri e sui primi interventi di musealizzazione dell’area archeologica.
Si cercherà di spiegare al pubblico le affascinanti problematiche emerse dopo la ripresa degli scavi nel sito dell’antica città di Claterna, abbandonata dopo la caduta dell'impero d'Occidente.

Programma
Saluti di Luigi Malnati, Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, e Daniele Vacchi, Associazione Culturale Civitas Claterna

Claterna: una ricerca lunga due secoli
Paola Desantis, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna

I materiali dalla città e dal suo territorio nel Museo Civico Archeologico di Bologna
Marinella Marchesi, Museo Civico Archeologico di Bologna

Le ricerche e gli scavi negli anni Cinquanta e Sessanta
Maria Bollini, Università degli Studi di Ferrara

Sulle tracce dell'urbanistica claternate: scavi e ricerche 1980-2000
Jacopo Ortalli, Università degli Studi di Ferrara

Scoprire Claterna: progetto di studio e risultati degli ultimi scavi
Claudio Negrelli, Associazione Culturale Civitas Claterna
Il restauro della domus dei mosaici
Antonella Pomicetti, Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna

La musealizzazione della domus dei mosaici
Federico Scagliarini, TASCA Studio di Architetti Associati

Esperienze didattiche di valorizzazione del sito di Claterna
Sandro Pittini, Università degli Studi di Bologna - sede distaccata di Cesena

Come molte altre città romane della regione, Claterna cominciò a formarsi nel II secolo a.C., è stata testimone della romanizzazione della regio Aemilia.
I suoi resti tornano lentamente a riaffiorare nei campi del Comune di Ozzano dell'Emilia grazie al lavoro degli archeologi anche se la ricerca su questo importante sito era iniziata già alla fine dell'Ottocento. I reperti recuperati più di un secolo fa da Edoardo Brizio sono oggi conservati nel Museo Civico Archeologico di Bologna.
Da allora Claterna ha visto svilupparsi la storia dei metodi di indagine archeologica e si prepara oggi a riemergere dal terreno grazie alla completa acquisizione dell'area da parte dello Stato e alla nascita di un'associazione nella quale trovano spazio realtà e risorse pubbliche e private. L'obiettivo è quello di una futura musealizzazione del sito che ne consenta la scoperta, conoscenza e fruibilità da parte di tutti

L'iniziativa è promossa da Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Associazione Culturale "Civitas Claterna" e Museo Civico Archeologico di Bologna, con il sostegno del Comune di Ozzano dell'Emilia - Istituzione Anna Frank, IMA spa, Comune di Castel San Pietro Terme, SUCINA (Cesi, Ansaloni, Di Giansante, Raggi), Gruppo di Volontariato Archeologico "Città di Claterna" e Gruppo per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali della Valle del Sillaro.
Rientra nel ricco calendario di eventi organizzati in occasione della settima edizione della Festa della Storia (www.festadellastoria.it) e rappresenta un'ulteriore opportunità per avvicinarsi alla storia delle indagini archeologiche che dalla fine dell'Ottocento hanno interessato la città costruita dai Romani lungo la via Emilia fra Bologna e Imola e abbandonata dopo la caduta dell'impero romano d'occidente.

www.civitasclaterna.org