Le verifiche archeologiche nell'ex zuccherificio. La replica di Gambari "Pregiudizievole l'ipotesi di lungaggini burocratiche"
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Ufficio stampa SBAER
8 ottobre 2013

BONDENO (FE) – Riconversione in pastificio dell’area dell’ex zuccherificio
Precisazione del Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari: “Pregiudizievole ipotizzare lungaggini. La pratica sta procedendo in tempi rapidi”

Nelle scorse settimane la stampa locale ha pubblicato alcune dichiarazioni della società IGPF in merito a presunte lungaggini burocratiche e ipotetici blocchi dei lavori da parte di questa Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna che dilaterebbero o addirittura metterebbero a repentaglio gli interventi di riconversione in pastificio dell’area dell’ex zuccherificio di Bondeno
Tali dichiarazioni sono non solo smentite dai fatti ma risultano lesive della professionalità dell’archeologo responsabile del territorio di Bondeno, Valentino Nizzo, e dell’intera Soprintendenza
Riteniamo doveroso chiarire quanto segue anche nel rispetto delle legittime aspettative della popolazione che ripone, nel positivo esito di questa riconversione, comprensibili speranze occupazionali.
Premesso che questa Soprintendenza può esprimere pareri solo nel proprio ambito di competenza, ovvero sulla presenza o meno di evidenze archeologiche nell’area oggetto dei lavori, va subito chiarito che non sono i committenti a richiedere le verifiche archeologiche preventive ma è al contrario la Soprintendenza a disporle: richiediamo questi controlli prima dell’inizio dei lavori proprio per evitare i successivi blocchi paventati dalla società IGPF.
Per quanto concerne la tempistica, questa Soprintendenza ha ricevuto dalla Provincia di Ferrara, nel marzo 2012 e febbraio 2013, due richieste di parere di competenza: a entrambe abbiamo dato risposta in un tempo compreso tra i 6 e gli 11 giorni.
La Provincia di Ferrara ha approvato il progetto nel giugno 2013.
La Finbieticola Bondeno ci ha comunicato il 26 settembre 2013 l’avvio dei lavori e la ditta incaricata dell’esecuzione dei sondaggi preventivi necessari a riscontrare la compatibilità delle opere previste con i fini della tutela delle testimonianze storico-archeologiche del territorio.
I sondaggi sono iniziati il 2 ottobre e si sono conclusi il 4, verificando l’assenza di criticità
Ciò consentirà a questa Soprintendenza (non appena ricevuta la relazione della ditta che ha monitorato i sondaggi archeologici) di rilasciare il nulla osta affinché le opere possano essere portate a termine nel pieno rispetto delle esigenze di tutela, evitando rallentamenti e stop derivanti da rinvenimenti fortuiti peraltro assai frequenti nel territorio di Bondeno, caratterizzato da una continuità insediativa che va dal Neolitico all’età moderna, e di cui è ben nota la ricchezza archeologica.
L’affermazione che l’iter della pratica di verifica archeologica “richieda, come a tutti noto, tempi lunghissimi, disincentivando potenziali investitori dall’attivare iniziative imprenditoriali nel nostro Paese”, come dichiarato alla stampa dalla società IGFP, è dunque priva di ogni fondamento.

Il Soprintendente per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna
Filippo Maria Gambari