LA VILLA NEL POZZO
Un insediamento rustico romano a Sant'Agata Bolognese
mostra dal 10 maggio 2014 al 31 marzo 2015
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Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna,  Museo Archeologico Ambientale, Comune di Sant'Agata Bolognese, Unione di Terre d'Acqua, Partecipanza Agraria di Sant’Agata Bolognese, IBC Regione Emilia-Romagna e Ager.Ter. in collaborazione con Herambiente S.r.L.

La Villa nel pozzo
Un insediamento rustico romano a Sant'Agata Bolognese

Domenica 29 marzo 2015, alle ore 17, visita guidata gratuita alla mostra

da sabato 10 maggio a domenica 31 marzo 2015
orari di apertura giovedì e sabato dalle 10 alle 12, domenica dalle 17 alle 19

Sala "Nilla Pizzi"
via 2 Agosto 1980 n. 41
Sant'Agata Bolognese (BO)

Info Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto tel. 051 6871757
maa@caa.it   www.museoarcheologicoambientale.it

inaugurazione

Nel 2013 gli scavi archeologici effettuati in via Don Dossetti, a Sant’Agata Bolognese, hanno portato in luce un importante sito archeologico di età romana.  Il sito, indagato estensivamente su un’area di circa 2.100 mq, ha restituito la porzione di un grande complesso produttivo identificato come una villa rustica databile tra la prima e la piena età imperiale.
L'insediamento, costruito vicino a un importante corso d’acqua e perfettamente inserito nella centuriazione romana, ha restituito molti materiali che ne documentano le molteplici attività svolte quotidianamente in antico e un pozzo idrico. Sono loro i protagonisti della mostra "La Villa nel pozzo. Un insediamento rustico nella campagna di Sant'Agata Bolognese tra età romana e tardoantica" allestita nella Sala Nilla Pizzi di sant'Agata Bolognese dal 10 maggio al 23 novembre 2014.

il pozzo della villa rustica di Sant'Agata BologneseLa villa rustica di Sant'Agata Bolognese è cronologicamente inquadrabile tra la seconda metà del I sec. a.C. e almeno il pieno III sec. d.C.
Tra i materiali recuperati, oltre a numerosi frammenti ceramici di vasellame da mensa in terra sigillata (4 esemplari con bolli) e in ceramica a pareti sottili, all’anforame e ai dolia, si segnalano alcune esagonette, pesi da telaio, un mortaio fittile, frammenti in vetro e due monete, una delle quali databile al 43 a.C.
La villa ha avuto due fasi costruttive, probabilmente a breve distanza l'una dall'altra, la prima comprendente l’intero complesso e la seconda la sola ala orientale.
Più o meno al centro del complesso indagato è stato individuato un pozzo per lìapprovvigionamento idrico in strepitoso stato di conservazione. La camicia ha un diametro interno tra i 90 e i 100 cm, esterno di circa 130 cm e una profondità dal piano conservato di 9,20 m. Sul fondo, al termine della camicia laterizia, è stata individuata una buca di approfondimento che porta la profondità massima del pozzo a -9,70 m dal piano iniziale (-10,20 m dal piano di campagna attuale).
Lo svuotamento del pozzo ha restituito di tutto, incluso un carapace di tartaruga, 17 unità stratigrafiche con almeno 3 livelli di fondo. I vari livelli di riempimento si sono rivelati ricchissimi non solo di elementi vegetali (rami, fogliame, fiori, semi/frutti tra cui ghiande, noci, nocciole, acini d’uva, ecc.), ma in alcuni punti anche di frammenti laterizi precipitati (tegole, mattoni, coppi).
A partire dai m. 5,20 di profondità dalla testa del pozzo e con buona continuità fino al fondo, hanno restituito numerosi manufatti (ben 104 reperti notevoli), tutti in eccellente stato di conservazione, tra cui molte brocche integre in ceramica comune depurata (alcune con decorazioni, sovradipinture e segni graffiti), recipienti in bronzo/rame con evidenti segni di restauro antico, un coltello in ferro, un pettine in legno, fondi di secchi in legno, resti di cordame vegetale, due ganci ad ancora a tre denti in metallo con catena o anelle di fissaggio (usati in antico per il recupero dei recipienti), una zappetta in metallo con resti del manico in legno, un grande cucchiaio in legno, altri piccoli oggetti in metallo, legno e pietra e numerosi altri frammenti di recipienti in ceramica comune, in terra sigillata, in ceramica a pareti sottili ed in vetro.
L'analisi dei materiali rinvenuti nel pozzo ne datano la costruzione e la prima fase di utilizzo al periodo di costruzione dell’edificio rustico di pertinenza (seconda metà del I sec. a.C. – I sec. d.C.), con successive fasi di utilizzo per approvvigionamento idrico e di intenzionale nascondiglio di oggetti in momenti di instabilità politica che sembrano protrarsi fino all’età tardoantica (VI-VII sec. d.C.).


APERTURE STRAORDINARIE
Fiera di Maggio
Venerdi 23 maggio, ore 20-22
Sabato 24 maggio, ore 17-19; 20-23
Domenica 25 maggio, ore 10-12; 17-20
Sagra della Patata
Sabato 5 luglio, ore 20-22
Domenica 6 luglio, ore 10-12; 17-20

VISITE GUIDATE
Domenica 11 maggio, ore 17
Domenica 25 maggio, ore 17 (condotta dall'archeologo Tiziano Trocchi e dall'archeobotanico Marco Marchesini)
Domenica 15 giugno, ore 17
Domenica 29 giugno, ore 17

Per informazioni/prenotazioni visite guidate contattare la segreteria del museo dal lunedì al venerdì dalle 9-13 alle 15-18

Presentazione della mostra: sabato 10 maggio 2014, ore 17
Teatro Comunale “Ferdinando Bibiena” in via 2 agosto 1980 n. 114 a Sant’Agata Bolognese (BO)
Sono presenti
Daniela Occhiali, Sindaco di Sant’Agata Bolognese
Claudio Broglia, Senatore della Repubblica
Simonetta Saliera, Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna
Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna
Tiziano Trocchi, Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Fiamma Lenzi, Servizio Musei e Beni Culturali, IBC – Regione Emilia-Romagna
Silvia Marvelli, Direttore del Museo Archeologico Ambientale
Rodolfo Zambelli, Presidente della Partecipanza Agraria di Sant’Agata Bolognese
Leonardo Setti, Presidente di Agen. Ter.
Giuseppe Riccardi, Dirigente ISIS Archimede
Filippo Brandolini, Presidente Herambiente S.p.A.

Intervengono i curatori della mostra
Tiziano Trocchi e Marco Marchesini (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna)
Silvia Marvelli e Fabio Lambertini (Museo Archeologico Ambientale)

Segue inaugurazione nella Sala Nilla Pizzi in via 2 Agosto 1980 n. 41 a Sant'Agata Bolognese (BO)

Le indagini archeologiche sono state condotte sotto la Direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, archeologo Tiziano Trocchi, ed eseguite in stretta collaborazione con il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto, il Comune di Sant’Agata Bolognese e la Partecipanza Agraria di Sant’Agata Bolognese; parallelamente allo scavo, è stata svolta un’attività formativa sul campo con gli studenti dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore ISIS “Archimede” di San Giovanni in Persiceto, liceo classico e scientifico.

Per info: Museo Archeologico Ambientale
SEGRETERIA: Tel. +39 051 6871757 Fax +39 051 823305
via Marzocchi 17, 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo)
maa@caa.it   -  www.museoarcheologicoambientale.it

Sede espositiva San Giovanni in Persiceto (Bo): Corso Italia 163 presso Porta Garibaldi
Sede espositiva Sant’Agata Bolognese (Bo): via Terragli a Ponente presso ex casa Pollicina
Sede espositiva Anzola dell’Emilia (Bo): via Emilia 87 presso ex caserma dei Carabinieri
Sede espositiva Calderara di Reno (Bo): via Roma 12 presso Centro Civico "Spazio Reno"

 

 
Promosso da:

Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Comune di Sant'Agata Bolognese, Unione di Terre d'Acqua, Museo Archeologico Ambientale

Quando: sabato 10 maggio 2014, ore 17
Ingresso: gratuito
Città: Sant'Agata Bolognese
Dove: Sala Nilla Pizzi
Provincia: Bologna
Regione: Emilia-Romagna
Info: 051 6871757 (Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto)