I. PRESENTAZIONE
La Carta della qualità
dei Servizi risponde all’esigenza di fissare principi e regole nel
rapporto tra le amministrazioni che erogano servizi e i cittadini che ne
usufruiscono.
Essa costituisce un vero e proprio “patto” con gli utenti, uno strumento
di comunicazione e di informazione che permette loro di conoscere i
servizi offerti, le modalità e gli standard promessi, di verificare che
gli impegni assunti siano rispettati, di esprimere le proprie
valutazioni anche attraverso forme di reclamo (clicca
qui per scaricare il modulo in Pdf).
L’adozione della carta dei servizi negli istituti del Ministero dei beni e
delle attività culturali e del turismo si inserisce in una serie di iniziative
volte a promuovere una più ampia valorizzazione del patrimonio culturale
in essi conservato e ad adeguare per quanto possibile, in armonia con le
esigenze della tutela e della ricerca, l’organizzazione delle attività
alle aspettative degli utenti.
La carta sarà aggiornata periodicamente per consolidare i livelli di
qualità raggiunti e registrare i cambiamenti positivi intervenuti
attraverso la realizzazione di progetti di miglioramento, che possono
scaturire anche dal monitoraggio periodico dell’opinione degli utenti
Nello svolgimento della propria attività istituzionale il Museo
Nazionale Etrusco di Marzabotto con l’annessa area archeologica si
ispirano ai “principi fondamentali” contenuti nella Direttiva del
presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994:
§ uguaglianza e imparzialità
I servizi sono resi sulla base del principio dell’uguaglianza,
garantendo un uguale trattamento a tutti i cittadini, senza distinzione
di nazionalità, sesso, lingua, religione, opinione politica. Il Museo
Nazionale Etrusco di Marzabotto e l’annessa area archeologica si
adopererà per rimuovere eventuali inefficienze e promuovere iniziative
volte a facilitare l’accesso e la fruizione ai cittadini stranieri, alle
persone con disabilità motoria, sensoriale, cognitiva e agli individui
svantaggiati dal punto di vista sociale e culturale.
Gli strumenti e le attività di informazione, comunicazione,
documentazione, assistenza scientifica alla ricerca, educazione e
didattica, sono comunque improntati a criteri di obiettività, giustizia
e imparzialità.
§ continuità
Il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto con l’annessa
Area Archeologica garantisce continuità e regolarità nell’erogazione dei
servizi. In caso di difficoltà e impedimenti si impegna ad avvisare
tempestivamente gli utenti e ad adottare tutti i provvedimenti necessari
per ridurre al minimo i disagi
§ partecipazione
L’Istituto promuove l’informazione sulle attività svolte, nell’operare
le scelte di gestione, tiene conto delle esigenze manifestate e dei
suggerimenti formulati dagli utenti, in forma singola o associata
§ efficienza ed efficacia
Il direttore e il personale Addetto ai servizi di vigilanza del Museo
Nazionale Etrusco di Marzabotto e dell’annessa area archeologica
perseguono l’obiettivo del continuo miglioramento dell’efficacia del
servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e
procedurali più funzionali allo scopo.
II. DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA
CARATTERISTICHE ESSENZIALI
a) Natura
giuridico-istituzionale
Il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e l’annessa area archeologica
sono di proprietà statale e sono entrati a far parte del demanio
culturale inalienabile dello Stato con Regio Decreto del 19 aprile 1934
n. 812. Sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio
pubblico, senza scopo di lucro. I resti monumentali presenti nell’area
archeologica e i reperti presenti in museo e nei depositi sono beni
culturali pubblici di proprietà statale.
Museo e area archeologica di Marzabotto fanno parte della Soprintendenza
Archeologia dell’Emilia-Romagna (SAR-ERO), che è organo
periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo (MiBACT).
Tutta la gestione economica e del personale spetta alla SAR-ERO come da
ordinamento del MiBACT.
b) Sede
Il Museo è situato all’interno dell’area archeologica ubicata lungo la
strada Porrettana al margine sud del centro abitato di Marzabotto.
La sede del museo è un edificio situato al margine nord orientale
dell’area archeologica, ristrutturato nel dopoguerra e ampliato alla
fine degli anni ’70 del secolo scorso.
Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e Area archeologica:
Via Porrettana Sud, n. 13
40043 Marzabotto (BO)
Tel. e fax (0039) 051.932353
e-mail:
sar-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it
c) Storia del Museo e
dell’area archeologica
Il museo è nato allo scopo di raccogliere e ordinare la grande quantità
di reperti archeologici provenienti dagli scavi della città etrusca di
Marzabotto, che almeno fra fine VI e metà IV secolo a.C. caratterizzò il
pianoro di Misano e l’altura di Misanello. In assenza di notizie degli
autori greci e latini si ignora lo stesso nome di questo centro, la cui
importanza emerge per altro evidente dalla ricca documentazione
archeologica; recentemente, tuttavia, la scoperta di un'iscrizione sotto
una ciotola rituale in bucchero ha consentito di riconoscere in questa
città l'etrusca Kainua, il cui significato potrebbe essere "città nuova".
Rinvenimenti di resti murari e reperti di vario tipo
risalgono alla fine del XVIII secolo, ma le prime scoperte significative
si avranno solo alcuni decenni più tardi, in occasione dei lavori per la
sistemazione a parco dell’area attorno alla villa, entrata a far parte
delle proprietà della famiglia dei conti Aria nel 1831.
Ai primi ritrovamenti monumentali, soprattutto sull’Acropoli, fecero
seguito solo dal 1862 in poi scavi archeologici sistematici, che
portarono alla messa in luce delle due necropoli e di ampie zone
dell’abitato. Data l’eccezionale importanza del sito, si avvicendarono
nella direzione degli scavi e nello studio dei resti archeologici tutti
i più insigni studiosi del tempo, da Giuseppe Gozzadini, che per primo
ne affrontò le problematiche archeologiche, a Gaetano Chierici, che ne
dette per primo la corretta interpretazione di città, ad Edoardo Brizio,
le cui indagini furono volte soprattutto ad acquisire una pianta della
città. Si deve al Brizio anche la prima sistemazione della collezione
ospitata nella Villa Aria, inaugurata nel 1886 con la relativa guida.
Con il 1890 si interrompe questa prima fase di indagini che
riprenderanno solo nel dopoguerra.
Nel 1933, grazie ad una preziosa opera di mediazione da parte
dell’allora Soprintendente Salvatore Aurigemma, l’area archeologica con
le relative collezioni furono cedute dal proprietario Rodolfo Branca
Aria allo Stato, ma l’avvento della guerra impedì la realizzazione del
progetto del nuovo museo. Solo una parte dei materiali fu esposta in un
edificio preesistente, nella parte orientale dell’area archeologica. A
seguito di un bombardamento del 1944 e dell’incendio che ne conseguì,
gran parte dei materiali esposti subì danni irreparabili.
Le ricerche nell’area ripresero solo nel 1949, ad opera del
Soprintendente Paolo Enrico Arias, che iniziò lo scavo in un nuovo
settore dell’area urbana e in quello stesso anno provvide anche a
raccogliere i materiali superstiti in un piccolo museo. Nel 1957 gli
subentrò nella carica Guido Achille Mansuelli, che riorganizzo e ampliò
il museo, inaugurato nel 1958, ed ebbe là responsabilità degli scavi in
concessione alle Università di Pavia e Bologna. Gino Vinicio Gentili,
Soprintendente fra il 1963 e il 1979, intraprese gli scavi in
particolare in alcuni settori produttivi della città (fonderia e
fornace) e fu referente degli scavi in concessione della Scuola Francese
di Roma tra 1971 e 1976. Nel 1979, con un contributo della Provincia di
Bologna, fu realizzata e inaugurata, a cura del Dipartimento di
Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna, una nuova ala del
museo (sala III), destinata ad accogliere le testimonianze degli scavi
più recenti operati nella città dalla Soprintendenza e dai diversi
concessionari.
Dal 1988 sono riprese in modo sistematico le indagini nell’area
archeologica che a tutt’oggi sono condotte ad opera essenzialmente della
Soprintendenza e del Dipartimento di Archeologia dell’Università di
Bologna, con un contributo sostanziale, dato in questi ultimi anni,
anche dall’università di Regensbuurg.
In particolare è stato istituito nel 2005 un Comitato per la
valorizzazione della Città etrusca di Marzabotto che vede Soprintendenza
(nelle persone del Soprintendente, del Direttore
del Museo e del Funzionario archeologo responsabile
dell’età del Ferro) e Dipartimento di Archeologia
(nelle persone di Giuseppe Sassatelli, Professore di Etruscologia e di
Anna Maria Brizzolara ed Elisabetta Govi, docenti presso lo stesso
Ateneo) impegnati in prima persona anche nella progettazione del nuovo
percorso espositivo del Museo.
Nel 2001 il Museo è stato inserito nel progetto europeo Museums
riguardante l’eco sostenibilità delle nuove strutture museali grazie al
quale si è potuto avere un cospicuo contributo finalizzato
all’ampliamento, recupero e riqualificazione ambientale dell’edificio.
La realizzazione della nuova ala del museo, attualmente in fase di
ultimazione, è stata sostanzialmente sostenuta da un Finanziamento delle
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Importanza archeologica
del sito
La vicenda della città etrusca che occupò il Pian di Misano e la
soprastante altura di Misanello durò circa due secoli, dalla fine del VI
alla metà del IV secolo a.C.
Ciò che fa di tale sito un’eccezionale testimonianza nell’ambito della
civiltà etrusca è l’impianto urbano della città, nella quale la regolare
scansione modulare degli spazi è segno di una ben precisa
pianificazione. Improntata alla dottrina urbanistica greca è
l’ortogonalità di strade e isolati, la dislocazione di aree cultuali,
abitative e produttive, anche se i segni della sua fondazione rituale
sono fortemente radicati nelle norme religiose etrusche. Affacciata sul
fiume Reno, che nell’antichità costituiva formidabile vettore di
transito dall’Etruria tirrenica al Po, la città ebbe l’importante ruolo
di cerniera di smistamento delle merci lungo tale asse. In particolare
il flusso di metalli dalla Toscana dovette sostanziare una vivace
attività metallurgica, sia per quanto riguarda il bronzo che il ferro.
Cospicua è anche la produzione ceramica, sia di stoviglie che laterizi,
alimentata dalla buona qualità dell’argilla locale e dalla ricchezza di
acqua, imbrigliata con grande maestria in un capillare sistema di
captazione e relativo smaltimento. La prosperità di questo centro fu
interrotta alla metà del IV secolo a.C. dall’invasione celtica e nel
mutato scenario della romanizzazione solo una fattoria si impostò sopra
i resti dell’antica, città poi completamente abbandonata.
Descrizione dell’area
archeologica
Il percorso di visita della vasta area (circa 18 ettari) si snoda lungo
le antiche vie principali, larghe ben quindici metri. Ad iniziare dai
resti della porta settentrionale della città si procede per la
cosiddetta plateia A che fiancheggia il grande tempio a pianta greca,
attualmente in corso di scavo, e sulla quale prospettano la fornace
relativa al tempio e numerose case di abitazione caratterizzate da
cortile centrale con pozzo. All’estremità sud orientale del pianoro è
dislocato un altro ingresso all’antica città, immediatamente al di fuori
del quale si estende la necropoli caratterizzata da tombe a cassa
lapidea sormontate dai caratteristici segnacoli a uovo. Un’altra
necropoli, del tutto analoga, è collocata a nord della città e prospetta
su un pittoresco laghetto realizzato secondo il gusto ottocentesco che
impronta di sé tutto il parco. E proprio nella parte più suggestiva del
parco, sull’altura di Misanello, i resti di tre templi e di due altari
caratterizzano in senso sacro l’acropoli dell’antica città. A culti
salutari riportano i resti del cosiddetto santuario fontile messo in
luce solo parzialmente ai margini nord orientali del pianoro e al quale
devono con ogni probabilità essere messi in rapporto i resti monumentali
rinvenuti poco lontano e attualmente in corso di scavo.
Descrizione del Museo
Nella prima sala sono illustrate le caratteristiche generali dell’area
ed esposti i reperti dalle necropoli scampati alla distruzione del museo
nel corso dell’ultimo conflitto mondiale: vasi attici, bronzi, segnacoli
tombali, balsamari. Nella seconda sala sono presentati i materiali dai
vecchi scavi nell’abitato e sull’acropoli nonché quelli dal santuario
fontile.
Nella terza sala oltre alle terrecotte architettoniche dall’acropoli ma
anche dalle case di abitazione (resti di colonne, tegole di copertura,
condutture in tubi di argilla) sono esposti i materiali più
significativi degli scavi recenti fra i quali spicca per eccezionalità
la testa di kouros in marmo greco. Nella quarta sala sono collocati due
corredi funebri, uno anche con segnacolo marmoreo, rinvenuti nel 1969
nel vicino centro di Sasso Marconi.
d) la missione
Il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e l’area archeologica annessa
assolve , secondo la definizione data dalla legge, al compito di
“tutelare, indagare, ordinare, conservare, valorizzare, esporre al
pubblico e promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico statale"
proveniente dagli scavi nella città etrusca di Marzabotto e nei siti
archeologici che, nel territorio limitrofo, siano analogamente
riferibili alla fase etrusca.
Svolge servizio pubblico senza scopo di lucro per la fruizione dei beni
archeologici esposti nel museo o visibili nell’area archeologica e per
l’educazione alla cultura del rispetto, della conoscenza e della
valorizzazione del bene culturale.
Il Museo assolve a questa “missione” in quanto
1. sede espositiva dei reperti rinvenuti nelle campagne archeologiche
effettuate dal 1839 a tutt’oggi nell’area archeologica di Marzabotto,
nonché in siti di epoca etrusca del territorio contermine ( cfr. tombe
da Sasso Marconi e da San Biagio di Casalecchio esposte nella sala IV) a
scopo di ricerca e di tutela dei beni archeologici;
2. sede di attività di ricerca scientifica incentrate sul patrimonio del
Museo e annessa area archeologica nonché su aspetti archeologici del
territorio contermine;
3. sede di attività culturali, formative ed educative che si rivolgono a
diverse fasce di utenti mediante visite guidate, progetti didattici,
lezioni per insegnanti delle scuole dell’obbligo e non, associazioni
culturali. La scuola è un suo utente privilegiato;
4. nelle sue attività si avvale anche della collaborazione di Università
ed Istituti di ricerca, di Enti locali e di Associazioni culturali che
operano nel territori. In particolare il Servizio di Visite guidate
(Servizi Aggiuntivi) è affidato al Dipartimento di Archeologia
dell’Università di Bologna. Esiste un protocollo di intesa con Città
metropolitana di Bologna (già Provincia
di Bologna), Comune di Marzabotto e Unione dei comuni
dell’Appennino bolognese per la valorizzazione della città
etrusca di Marzabotto, sulla base del quale è possibile programmare ogni
anno rappresentazioni teatrali di carattere classico nell’area
archeologica. Una convenzione per la valorizzazione dell’area
archeologica ed il museo è in essere anche con il Gruppo Archeologico
Bolognese. Il servizio Educativo del museo ha in corso convenzioni per
il Piano dell’offerta formativa con le scuole di Marzabotto, Vergato e Grizzana Morandi. È stata inaugurata nel 2012
una nuova sala didattica e multimediale (accessibile anche con
elevatore) dedicata a Sergio Sani
e) Obiettivi e progetti
in fase di realizzazione
Sono attualmente in fase di realizzazione i seguenti progetti di
miglioramento dell’area archeologica e del Museo
· Sono in fase di ultimazione i lavori di ampliamento del Museo
consistenti nella realizzazione di una nuova sala espositiva e di
un’ampia balconata in legno affacciata sull’area archeologica. Questi lavori, partiti come progetto europeo sull’eco
sostenibilità, sono stati portati avanti anche con il sostanziale
contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Collegata a
questa nuova realizzazione edile è anche il progetto scientifico che
comporterà l’ampliamento e il rinnovato assetto del percorso espositivo,
progetto condotto congiuntamente al Dipartimento di Archeologia
dell’Università degli Studi di Bologna
· Valorizzazione dell’area archeologica grazie ai fondi ministeriali
stanziati sul Piano Nazionale per l’Archeologia. I lavori sono
concentrati in particolare su risistemazione dell’acropoli, rifacimento
del ponte che la congiunge all’area archeologica, restauro e
valorizzazione delle strutture della casa 6, messa in luce di alcuni
tratti stradali in acciottolato.
III. IMPEGNI E STANDARD DI QUALITÀ
ACCESSO
Accessibilità esterna: Museo e area archeologica sono accessibili con il
treno della linea Bologna-Porretta che ha cadenza media di un treno ogni
ora (nella fascia di punta due corse). Dalla stazione al museo il
percorso a piedi è di circa 300 m. Il Museo è dotato di ampio parcheggio
per chi venisse in auto, o pullman. Provenendo da Bologna si può
percorrere la Porrettana o l’autostrada A1 con uscita a Sasso Marconi.
Accessibilità interna e sicurezza: il completamento dei lavori del museo prevede una rampa di accesso per disabili motori che, in attesa di tale realizzazione, possono comunque accedere alle sale tramite una uscita di sicurezza al livello del piano di calpestio esterno. Il percorso espositivo del museo risulta poi completamente agibile anche per il disabile motorio in quanto privo di barriere architettoniche. E’ presente il servizio igienico dedicato. Sono individuati e chiaramente indicati i percorsi sicuri di uscita in caso di emergenza. Sono presenti sistemi di sicurezza per le cose e per le persone.
REGOLARITA’ E
CONTINUITA’
Orario di apertura
Dal 1 agosto 2017 al 28 ottobre 2017
museo e area archeologica:
martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 16
venerdì, sabato, domenica e festivi infrasettimanali dalle 11 alle 18.30
lunedì chiusura totale
Dal 29 ottobre 2017 e fino al 24 marzo 2018
museo e area archeologica:
martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 16
venerdì, sabato, domenica e festivi infrasettimanali dalle 10 alle 17.30
lunedì chiusura totale
Chiuso il 1 gennaio, 1 maggio, 15 agosto e 25 dicembre (salvo aperture straordinarie proposte dal MiBACT)
Modalità di accesso:
L’accesso al museo e all'area archeologica sono a pagamento per tutte quelle categorie
che non rientrano nelle sottoelencate.
Costo del biglietto intero : € 3,00
Costo del biglietto ridotto : € 1,50 (per tutti i giovani dell’Unione
Europea con età fra 18 e 25 anni)
Ingresso gratuito per i cittadini dell’Unione Europea sotto i 18, scolaresche e loro accompagnatori,
giornalisti in regola con l'iscrizione all'albo; gratuito per tutti la
prima domenica di ogni mese. Per
esenzioni o riduzioni per particolari categorie professionali o giornate
ed iniziative definite di volta in volta dal Ministero chiedere alla
biglietteria.
Biglietteria aperta negli orari di visita al Museo
Informazioni: tel e fax (0039) 051.932353
E-mail : sar-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it;
sabap-bo@beniculturali.it
Non è previsto l’acquisto del biglietto su prenotazione. L’Istituto si
impegna a garantire al pubblico, compatibilmente con le risorse umane a
disposizione, l’espletamento della bigliettazione e delle procedure di
ingresso in un tempo non superiore ai 30 minuti
ACCOGLIENZA
a) punto informazione è individuato presso la biglietteria dove sono
disponibili gratuitamente depliant con breve presentazione del museo e
dell’area archeologica con relativa piantina orientativa in italiano
inglese e tedesco nonché materiale informativo vario a distribuzione
gratuita (piantine del territorio, depliant relativo ai musei della
provincia di Bologna).
b) piante di
orientamento
Museo: una piantina del percorso è presente nella prima sala. Ogni sala
è comunque dotata di numerosi pannelli che illustrano le problematiche
archeologiche del sito nonché il contenuto delle singole vetrine. Nelle
vetrine la totalità dei reperti ha una specifica, breve, didascalia.
Area archeologica: lungo il percorso, cui indirizzano frecce e cartelli,
sono dislocati 7 pannelli didattici che illustrano le principali
emergenze archeologiche del sito.
c) guida del museo esiste in italiano ed inglese ed è consultabile presso la biglietteria
d) informazioni on line
relative al museo e all’area archeologica sono disponibili nel sito
della SAR-ERO
http://www.archeobologna.beniculturali.it/Marzabotto/index.htm
e sul sito dell’Università degli Studi di Bologna
http://www2.unibo.it/Archeologia/marzabotto/ITA/museo/museo.htm
e)servizi vari: sono disponibili servizi igienici separati per uomini e donne
FRUIZIONE
AMPIEZZA
a) con disabilità: in attesa che l’ultimazione dei lavori comporti la
messa in funzione di una specifica passerella che elimini la barriera
architettonica costituita dai tre gradini dell’ingresso principale
l’accesso a disabili motori è possibile dall’uscita di sicurezza di una
delle sale. L’area archeologica è al momento fruibile solo
perimetralmente grazie ad un sentiero carreggiabile e percorribile anche
con carrozzella. Presente il servizio igienico dedicato
b) Disponibilità del materiale fruibile: tutte le sale sono attualmente
aperte al pubblico.
c) Prenotazione: per le scolaresche e i gruppi è obbligatoria nel caso
di visita guidata. Le prenotazioni sono calendarizzate ed hanno la
precedenza. L’accesso di gruppi e scolaresche non prenotate è
condizionato dalla disponibilità dei locali espositivi ma non si prevede
in alcun caso un’attesa superiore ai 30 minuti anche per la possibilità
di effettuare nel frattempo la visita all’area archeologica.
d) La riproduzione fotografica o con filmati dei Beni culturali esposti
nel museo o presenti nell’area archeologica è
consentita solo per uso strettamente personale, con strumenti non
professionali e comunque senza uso del flash, come opportunamente
segnalato all’ingresso e nelle sale (artt. 107 e seguenti del Codice dei
beni culturali e del paesaggio, D.Lgs. n.42/2004 e successive
modifiche).
Per ottenere immagini o autorizzazioni ad effettuare riprese video di
beni in consegna a questa Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
deve essere compilato il
modulo scaricabile sul sito SAR-ERO, cui sarà data risposta nel più
breve tempo possibile.
EFFICACIA DELLA
MEDIAZIONE:
DISPONIBILITÀ DI STRUMENTI PER LA CONOSCENZA
E IL GODIMENTO DEL BENE
a) Pannelli presenti in tutte le sale del museo a commento delle
problematiche archeologiche e dei materiali esposti, nell’area
archeologica sono indicati con frecce i percorsi verso i punti di
principale interesse nella città, illustrati da specifici pannelli.
b) Guide brevi: presso la biglietteria è disponibile gratuitamente un
depliant illustrativo del sito in tre lingue (italiano, inglese e
tedesco).
c) Guide: presso la biglietteria è consultabile la guida completa del
museo e dell’area archeologica con l’illustrazione delle singole vetrine
e una guida più generale, di recente edizione, che illustra le
problematiche generali della città e dei materiali, disponibile in
italiano ed inglese.
d) Visite guidate -Servizi aggiuntivi: il servizio di visite guidate per
le scuole e per i gruppi, (disponibile anche in inglese, francese e
tedesco) è dato in concessione al Dipartimento di Archeologia
dell’Università degli Studi di Bologna ai sensi dell’art. 117 D. L.vo
41/2004. Il Servizio è a pagamento e su prenotazione (tel 051.2097715 –
051.2097700; fax 051.2097701) per gruppi di al max 30 persone. Tariffe
visite guidate per le scuole: museo € 50; area archeologica € 50; museo
e area archeologica € 70. Visite domenicali e festive, visite adulti,
visite in lingua straniera € 100.
e) Strumenti multimediali: non sono al momento presenti ma sono previsti
nel nuovo ordinamento del museo in corso di progettazione
f) Strumenti on line: informazioni on line relative al museo e all’area
archeologica sono disponibili nel sito della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna: http://www.archeobologna.beniculturali.it/Marzabotto/index.htm e sul
sito dell’Università degli Studi di Bologna
http://www2.unibo.it/Archeologia/marzabotto/ITA/museo/museo.htm
ASSISTENZA QUALIFICATA
PER CATEGORIE SVANTAGGIATE
Non esiste in modo continuativo ma è possibile su richiesta pur in
assenza attualmente di sussidi specifici. Il nuovo assetto museale
predisporrà un circuito museale per non vedenti con possibilità di
itinerari tattili e testi in braille
EDUCAZIONE e DIDATTICA
REGOLARITA’ E CONTINUITA’
Il Servizio educativo è gestito direttamente dalla Direzione del museo
che elabora progetti ed iniziative di promozione e valorizzazione del
patrimonio archeologico della città etrusca di Marzabotto e delle
testimonianze di epoca etrusca dello stesso ambito territoriale in
collaborazione con le scuole, gli Enti Locali, l’Università e le
associazioni di volontariato. In assenza di aula didattica presso il
museo le iniziative di laboratorio sono realizzate nei singoli istituti
scolastici. Presso il Museo e l’area archeologica avvengono le
presentazioni dei diversi progetti di drammatizzazione realizzati.
AMPIEZZA DELLE
INIZIATIVE
In particolare sono attualmente in vigore le seguenti convenzioni
accordo:
- Convenzione fra SARERO-Museo Nazionale Etrusco, Istituto comprensivo di
Marzabotto e Assessorato alla cultura dello stesso Comune per un
progetto didattico “I giovani etruschi di Marzabotto adottano il loro
museo” inserito dal 2002 senza soluzione di continuità nei piani
dell’offerta formativa
- Convenzione fra SARERO-Museo, Istituto comprensivo di Vergato e
Assessorato alla Cultura dello stesso Comune per la conoscenza e
valorizzazione della presenza etrusca nella Valle del Reno
- Convenzione fra SARERO-Museo, Istituto comprensivo di Grizzana Morandi
e Assessorato alla Cultura dello stesso Comune per la conoscenza e
valorizzazione della presenza etrusca nella Valle del Reno con
particolare riguardo alle testimonianze di Monteacuto Ragazza
Per espletare i compiti
inerenti alla valorizzazione il Museo si avvale della collaborazione di
enti ed associazioni culturali e a tal fine ha stipulato le seguenti
convenzioni
- Convenzione fra SARERO-Museo e Gruppo Archeologico Bolognese per la
valorizzazione della città etrusca e del suo museo
- Accordo fra SARERO-Museo, Assessorato alla Cultura della Provincia di
Bologna (ora Città metropolitana di Bologna), Comune di Marzabotto e
Unione dei comuni dell’Appennino bolognese per la realizzazione di iniziative di
valorizzazione di Museo e area archeologica con particolare riguardo
allo svolgimento di spettacoli teatrali del repertorio classico
nell’area archeologica.
Visite e percorsi
tematici :
in occasione delle iniziative ministeriali “Mostre Diffuse “ sono stati
realizzati i seguenti percorsi tematici-mostre:
“Lo sport e il gioco nella vita e nel rituale funerario di Marzabotto”
“Donne, devote e dee . L’abbigliamento reale e simbolico delle donne
etrusche di Marzabotto”
“ A tavola con gli etruschi di Marzabotto” l’ultimo dei quali è ancora
in corso.
Su tali temi si sono impostati numerosi progetti didattici e corsi
Corsi di formazione
La Direzione del Museo ha curato numerosi corsi di formazione per
insegnanti, che costituiscono il punto di partenza del percorso di
formazione previsto nei numerosi Piani dell’offerta Formativa.
Il Museo collabora anche a corsi di formazione per operatori turistici e
per adulti inseriti in associazioni culturali (life –learning)
Altro
L’area archeologica ospita spettacoli teatrali (cfr. convenzione
specifica con ex Provincia, ora Città metropolitana di Bologna, e Comune) e aderisce ad iniziative di ampia
divulgazione patrocinate dal Comune di Marzabotto quali ad esempio
“Celtica”
Orario per informazioni
e assistenza
In assenza di personale specificamente dedicato il servizio è gestito
direttamente dalla Direzione del Museo con ricevimento degli interessati
su prenotazione
EVIDENZA
Le iniziative vengono riportate sul sito della SAR-ERO e sono spesso
rilanciate anche sulla stampa locale
DOCUMENTAZIONE DEI BENI
CONSERVATI
REGOLARITA’ E CONTINUITA’
Tutta la documentazione relativa al museo è conservata presso la Soprintendenza
Archeologia dell'Emilia-Romagna ed è accessibile previa
autorizzazione del Soprintendente per motivi di studio e ricerca
(consultazione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, previo accordo
preventivo con il personale responsabile)
AMPIEZZA
Sono accessibili, previa autorizzazione specifica, i seguenti documenti
:
schede di catalogo
inventari
archivio fotografico
pubblicazioni
IV. TUTELA E PARTECIPAZIONE
RECLAMI, PROPOSTE,
SUGGERIMENTI
Se gli utenti riscontrano il mancato rispetto degli impegni contenuti
nella Carta della Qualità dei Servizi, possono avanzare reclami puntuali
da presentare con le seguenti modalità:
- annotare le osservazioni nel registro appoggiato sul leggio della
seconda sala e visionato settimanalmente dalla Direzione
- avvalersi di specifici moduli in distribuzione presso il personale
della biglietteria e depositarli nell’apposito box presso l’uscita
- inviare una e-mail al seguente indirizzo corrispondente alla Direzione
del Museo sabap-bo@beniculturali.it
(Per scaricare il Modulo per il reclamo fai click qui - Formato PDF
Acrobat)
Il Museo/Area archeologica di Marzabotto effettua un monitoraggio periodico dei reclami; si impegna a rispondere entro 30 giorni e ad attivare forme di ristorno quali il rilascio di un biglietto gratuito per una successiva visita o per un evento particolare.
Gli utenti possono,
inoltre, formulare proposte e suggerimenti, sia segnalandoli
sull’apposito registro che trasmettendoli per posta elettronica, volti
al miglioramento dell’organizzazione e all’erogazione dei servizi, che
saranno oggetto di attenta analisi.
Si chiede ai visitatori di collaborare a questo impegno :
1. rispettando i monumenti, senza sporcarli, alterarli o danneggiarli:
2. non consumando cibi o bevande all’interno dell’area archeologica ma
utilizzando solo gli spazi predisposti per il ristoro
3. non scavalcando le recinzioni e seguendo i percorsi indicati
4. mantenendo un comportamento durante la visita che non disturbi gli
altri visitatori, parlando a bassa voce e spostandosi lentamente da un
ambiente all’altro del museo
5. rispettando il regolamento relativo alle riprese fotografiche
6. lasciando debitamente firmati
reclami, considerazioni o suggerimenti
utilizzando l’apposito modulo in distribuzione presso la biglietteria dl
museo o inviandoli via posta elettronica
(sar-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it oppure al Direttore
Tiziano Trocchi
tiziano.trocchi@beniculturali.it )
COMUNICAZIONE
La Carta della Qualità dei Servizi sarà diffusa all’ingresso della
struttura e sul sito internet della Soprintendenza.
REVISIONE E
AGGIORNAMENTO
La presente Carta verrà sottoposta ad aggiornamenti tutte le volte che
ciò si renderà necessario per intervenute modifiche ai servizi erogati e
comunque per ogni miglioramento suggerito anche dalle segnalazioni
dell’utenza.